2009-11-12 15:22:14

Africa: emergenza alimentare per i prezzi ancora troppo alti


31 paesi e circa 20 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari. Secondo l’ultimo rapporto diffuso dall’Organizzazione per l’agricoltura e l’alimentazione delle Nazioni Unite (Fao), una “situazione di grave insicurezza alimentare” colpisce particolarmente l’Africa orientale. Milioni di persone avranno bisogno degli aiuti alimentari, soprattutto a causa del fatto che nei paesi poveri i prezzi continuano a rimanere troppo alti. In tutta la regione del Corno d'Africa, la malnutrizione aggrava i rischi per la sopravvivenza, che già i bambini corrono normalmente a causa della polmonite, delle malattie diarroiche e di altre infezioni. Per arrestare e ribaltare la tendenza che presagisce un'altra grande emergenza umanitaria, la comunità internazionale e i donatori dovranno sostenere appieno la risposta dei governi nella regione, per stabilizzare la situazione e consentire azioni efficaci e tempestive. Risorse e interventi sono necessari per garantire aiuti e servizi di base, inclusa l'assistenza medica e il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Al contempo, sono necessari sistemi efficaci che consentano l'invio e la distribuzione di generi di prima necessità alle popolazioni colpite. “Adottando tali fondamentali misure” ha sottolineato Per Engebak, Direttore dell'Ufficio regionale UNICEF per l'Africa orientale e meridionale, “i governi e i loro partner internazionali possono fare un'enorme differenza nei mesi a venire”. In Kenya, precisa il rapporto della Fao, si prevede che la produzione di mais sarà inferiore del 30% rispetto allo scorso anno. Tra i paesi più colpiti dall’emergenza alimentare spiccano poi l’Etiopia (dove il numero delle persone che necessitano di soccorsi umanitari è aumentato, passando dai 5,3 milioni del maggio scorso a 6,2 in ottobre), l’Uganda con circa 1,1 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza alimentare, il Sudan meridionale e il Darfur. “Nonostante i prezzi alimentari a livello internazionale siano calati in modo significativo rispetto ai picchi raggiunti un paio d’anni fa, i prezzi del grano e del mais in ottobre sono saliti e quelli del riso di esportazione rimangono più alti dei livelli ante crisi”, questo è quanto si legge nel rapporto. “Per le popolazioni più povere, il cui bilancio familiare viene speso sino all’80% per il cibo, la crisi dei prezzi alimentari non è ancora finita”, ha detto Hafez Ghanem, vice direttore generale della Fao, che ha invitato a incrementare gli investimenti nel settore agricolo dei paesi in via di sviluppo. (C.P.)







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