Rapporto 2009 sulla tortura in Colombia: un terzo delle vittime sono minori
Sono numeri preoccupanti quelli che si leggono nel rapporto 2009 sulla tortura in
Colombia, presentato oggi a Bogotà e realizzato dalla Coalizione Colombiana contro
la Tortura. Secondo il documento, quasi un terzo delle vittime sono minori, almeno
il 30,4% sono sottoposti a trattamenti crudeli e degradanti. Autori degli abusi fisici
a cui si aggiungono quelli psicologici sono i gruppi armati coinvolti nel conflitto
colombiano: una guerra dimenticata che ha fatto quasi 4 milioni di sfollati. Negli
ultimi anni – riferisce il rapporto - si nota un consistente incremento del ricorso
alla tortura psicologica sui minori, da parte di tutti i gruppi paramilitari. Ad esempio,
molti minori vengono arruolati e usati in combattimento, altri sono costretti a trasportare
armi, rifornire le truppe, trasmettere informazioni e messaggi. Molte bambine e ragazzine
diventano schiave sessuali e spesso sono costrette a ricorrere all’aborto se rimangono
incinte. La tortura, fisica e psicologica, è usata come mezzo di intimidazione e persecuzione
sociale, serve per sottomettere e controllare la popolazione civile, ottenere informazioni
e confessioni forzate, reprimere le proteste. Spesso diventa parte integrante dell’addestramento
di guerriglieri e soldati. In questo contesto è molto difficile dare dei dati esatti
ma si stima che nel 2009 ci siano tra i 14 e i 17 mila combattenti e che uno su quattro
sia minore d'età. L’età media dei bambini soldato è scesa da 13,8 anni nel 2002 agli
11,8 anni di quest’anno. Nel caso di gruppi ribelli, i minori sono coinvolti anche
in attività concernenti il narcotraffico, la prostituzione infantile e il reclutamento
forzato di altri bambini. Soldati e guerriglieri spesso occupano le scuole o costruiscono
presidi militari vicino agli istituti. Questa vicinanza genera ancora adesso molte
violazioni dei più elementari diritti dell'infanzia, creando un clima di perenne paura.
Tra i casi di violenza sessuale registrati dal rapporto quasi la metà sono a danno
di minori. Ampia fetta del rapporto è dedicata alle torture in famiglia che rendono
i bambini vittime e insieme testimoni di violenza. Una ferita indelebile che per essere
superata ha bisogno di terapie adeguate che la stragrande maggioranza delle persone,
appartenendo alle fasce più povere della popolazione, non si può permettere. Per l’occasione,
Terre des Hommes, l’unica organizzazione italiana che appartiene alla Coalizione Colombiana
contro la Tortura, ha lanciato una campagna per sostenere il suo centro di assistenza
psicosociale di Bogotá. Con un sms solidale di due euro al 48543 o da rete fissa
Telecom è possibile contribuire fino al 22 novembre alla vita di questa struttura
che dal 2002 ad oggi ha curato gratuitamente oltre 4.500 persone vittime di tortura.(B.C.)