Le donne nella Bibbia al centro di un convegno a Roma
“I personaggi femminili importanti all'interno delle Scritture” è il tema del convegno
che si è svolto ieri presso l’Università Lateranense e promosso dall’ufficio diocesano
per l’ecumenismo e il dialogo. Un’analisi all’interno della Bibbia e attraverso San
Paolo, considerato il primo propugnatore dell'uguaglianza. Un aspetto evidenziato
– riporta Roma Sette – da don Giuseppe Pulcinelli, docente alla Lateranense che ha
tenuto una relazione proprio su “San Paolo e le donne nella Chiesa”. L’Apostolo delle
Genti, ha osservato il sacerdote, nei suoi scritti non ha mai voluto esporre il suo
pensiero sull’universo femminile, ma “ha contribuito a far luce sul ruolo ricoperto
dalle donne in quel periodo”. Don Pulcinelli ha analizzato alcuni passi delle Lettere
ai Corinzi e ai Galati ed ha parlato dell’epistola inviata ai Filippesi, nella quale
si ricordano Evodia e Sintiche, due donne che hanno combattuto per il Vangelo insieme
a San Paolo. Quindi il riferimento alla figura di Febe, di cui si parla nella Lettera
ai Romani, che viene nominata come “sorella nella fede, diacono e patrona”. Con il
termine “diacono” San Paolo designava sé stesso o i suoi collaboratori nell’esercizio
del ministero apostolico, quindi è un riconoscimento importante per una donna; mentre
con “patrona” si intende rilevare un ruolo di guida, di prestigio umano e cristiano.
Il contributo di San Paolo è stato evidenziato anche dal biblista valdese Daniele
Garrone che ha ricordato che ci sono vari esempi nell’Antico Testamento di importanti
figure femminili già a partire dalla Genesi.(B.C.)