Il direttore generale della Fao: sciopero mondiale della fame per il diritto al cibo
Conferenza stampa
stamane a Roma del direttore generale della Fao, Jaques Diouf, a cinque giorni dall’inizio
del Vertice mondiale sull’alimentazione, che si aprirà lunedì prossimo 16 novembre
e durerà tre giorni. Grande attesa per questo evento che vedrà nel giorno inaugurale
la partecipazione di Benedetto XVI. Il servizio di Roberta Gisotti. “La
fame può essere sconfitta”, ha esordito Jacques Diouf, sollecitando la stampa a porre
attenzione al Vertice, che si aprirà su uno spaccato fallimentare. I poveri non sono
infatti diminuiti nel mondo, così come previsto dal Vertice del Millennio, nel 2000,
che aveva stabilito di dimezzare il numero degli affamati entro il 2015, da 800 a
400 milioni. Ma arrivati al 2009 le persone sottonutrite nell’intero Pianeta hanno
addirittura raggiunto la cifra record di un miliardo e 200 mila. Dunque un abitante
su 6 soffre la fame e ogni 6 secondi muore un bambino. Non è solo un problema morale
è una minaccia per la pace e la sicurezza. Abbiamo così tanti affamati disperati e
arrabbiati – ha spiegato Diouf – fonte di violenze e immigrazioni forzate, destabilizzanti
per gli equilibri socioeconomici globali. Al momento 31 Paesi necessitano di aiuti
alimentari urgenti, più grave la situazione nell’Africa orientale dove 20 milioni
di persone rischiano la vita a causa della siccità unita ai conflitti. Restano inoltre
alti i prezzi dei prodotti alimentari nei Paesi più poveri, dove l’80 per cento del
bilancio familiare viene speso per il cibo. I leader mondiali
– ha ammonito il direttore generale della Fao – non possono permettersi il lusso di
fallire nuovamente. E per uscire dal tunnel occorre destinare il 17 per cento degli
aiuti allo sviluppo al settore agricolo, vale a dire 44 miliardi di dollari l’anno.
I fatti dimostrano – ha aggiunto Diouf – che dove ci sono stati investimenti e politiche
di sostegno sono stati raggiunti gli obiettivi del millennio. Questo è accaduto in
16 Paesi in Africa, Asia, America Latina. Parola d’ordine del Vertice sarà di ‘raddoppiare
gli sforzi’ per incrementare gli investimenti pubblici e privati in campo agricolo-alimentare.
La Fao ha aperto sul proprio sito una petizione on line sotto
il motto “non sono d’accordo”, rispetto a questa grande ingiustizia che vede negato
il diritto primario al cibo ad oltre un miliardo di persone. Da qui l’appello finale
di Diouf: “celebriamo tutti alla vigilia del Vertice – ha chiesto - una Giornata di
sciopero della fame in segno solidarietà”. Lui lo farà sabato prossimo.