Ad Assisi l’Assemblea della Cei: attenzione al Sud e rito delle esequie
Documento sul Mezzogiorno, rito delle esequie e sguardo sui problemi del Paese sono
fra gli argomenti principali della 60.ma Assemblea dei vescovi italiani in corso ad
Assisi. Il testo sui problemi del sud è ormai quasi pronto e, come ha spiegato questa
mattina ai giornalisti l’arcivescovo di Campobasso, mons. Giancarlo Bregantini, la
sua parola chiave sarà la reciprocità. In pratica ci si propone di far “dialogare
il Sud e il Nord, nella convinzione che la questione meridionale sia in realtà una
questione di tutta l’Italia”. Secondo il presule “il Nord può dare al sud l’organizzazione,
mentre il sud può contraccambiare con le motivazioni”, cioè con quei valori che il
Nord rischia di perdere. In questo scenario anche il problema della mafia è un problema
nazionale. Da combattere su più fronti, primo fra tutti quello culturale. Ieri il
segretario generale della Cei, Mariano Crociata, aveva anticipato che il testo conterrà
una condanna esplicita di tutte le mafie, nello stile del famoso “grido” di Giovanni
Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento. In proposito il vescovo aveva anche
ricordato che è “automaticamente fuori dalla Chiesa” chi aderisce a queste organizzazioni
malavitose. Allargando poi lo sguardo sulla situazione italiana, mons. Crociata aveva
ribadito il “no” ad una visione apocalittica della situazione e respinto la tesi di
chi ritiene che la “democrazia italiana sia in declino”. I problemi ci sono, ma creare
allarmismi non serve a nulla. Nell’assemblea si è parlato anche del nuovo rito delle
esequie. Un’occasione per invitare i fedeli a non esorcizzare il pensiero dell’unica
certezza della vita di un uomo, ha notato mons. Crociata, e per confermare che anche
la cremazione è ammessa, purché non sia fatta in spregio alla fede nella risurrezione
del corpo. (Da Assisi, Mimmo Muolo)