2009-11-10 15:12:29

Scontro nel Mar Giallo tra le motovedette delle due Coree. Tensione tra Seul e Pyongyang


Torna la tensione tra le due Coree. Stamani due motovedette hanno ingaggiato uno scontro a fuoco nelle acque del Mar Giallo. Il natante nordcoreano ha preso fuoco. Non ci sarebbero feriti. Immediato il rimpallo di responsabilità: per Seul si è trattato di uno sconfinamento da parte della motovedetta di Pyongyang. “Una grave provocazione armata”, è stato il commento della Corea del Nord che ha detto di esigere scuse dalla Corea del Sud.

Pakistan-violenze
Nuova escalation di violenza in Pakistan. Sono almeno 15 le vittime di un attentato kamikaze, avvenuto stamani a Charsadda, nel nordovest del Paese, turbolenta zona colpita da numerosi attacchi compiuti dai talebani. La deflagrazione è avvenuta al centro di un incrocio stradale, nei pressi di un mercato. I feriti sono almeno 25.

Venezuela-Colombia
Nuove tensioni tra Venezuela e Colombia, dopo che il presidente Chavez ha allertato le forze armate di Caracas nell’eventualità di un attacco colombiano. Il governo di Bogotà del presidente Uribe ha smentito azioni del genere e - in merito alle accuse venezuelane - ha annunciato un ricorso all'Organizzazione degli Stati americani e al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Da tempo, Chavez critica in particolare l’intesa siglata tra Colombia e Stati Uniti, che permette alle truppe di Washington di aver accesso a sette basi militari colombiane. Alla luce di tale situazione, si deve quindi temere un inasprimento delle relazioni tra Venezuela e Colombia? Risponde il prof. Gennaro Carotenuto, docente di Storia dell’America Latina all’Università di Macerata, intervistato da Giada Aquilino:RealAudioMP3

R. – Assolutamente no. A mio modo di vedere ci sono delle schermaglie causate soprattutto dalla contrapposizione tra i due presidenti, che hanno delle personalità divergenti e che utilizzano la tensione internazionale a fini anche di politica interna: è il caso sia di Alvaro Uribe, il colombiano, sia di Hugo Chavez, il venezuelano. 
D. – Perché in quest’area ciclicamente tornano le tensioni?
 
R. – Perché quest’area, dal punto di vista politico, è spaccata in due: da una parte, ci sono dei governi che stanno accelerando un processo di integrazione fortissima di strutture comuni; e, dall’altra parte, ci sono dei governi che invece continuano a puntare su rapporti privilegiati con Washington. Questi Paesi sono facilmente elencabili e sono la Colombia, il Perù, più alcuni Paesi del Centro America. Dal punto di vista economico, però, il processo d’integrazione coinvolge tutti quanti. Ad esempio, le relazioni economiche tra Colombia e Venezuela – i due Paesi che in questo momento sono coinvolti da queste schermaglie tra Uribe e Chavez – negli ultimi dieci anni si sono moltiplicate, da circa 1.500 a circa 7.500 milioni di dollari l’anno. Questo vuol dire che, così come in Europa, la cooperazione economica sta portando a delle strutture politiche comuni. Anche in America Latina si sta andando verso un’integrazione molto maggiore, che sta conducendo a strutture politiche sempre più integrate. Paesi come la Colombia e il Perù sono al momento fuori da tale processo, ma probabilmente è solo questione di tempo.
 
El Salvador-uragano
Sono 136 le vittime causate del passaggio sul Salvador dell’uragano Ida. Sarebbero circa 60 le persone disperse, mentre almeno 130 mila sono gli sfollati. L’Assemblea legislativa del Paese ha dichiarato all’unanimità lo stato di disastro nazionale ed ha approvato tre giorni di lutto. L'uragano Ida si è abbattuto sul Golfo del Messico, dove si trovano importanti impianti petroliferi. Dopo aver provocato alluvioni e smottamenti, nella giornata di oggi dovrebbe perdere di intensità. Intanto, il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha reso noto che per aiutare le popolazioni colpite dall'uragano il suo governo metterà a disposizione 4,4 milioni di dollari.

Italia-Ischia
Una ragazza di quindici anni morta, almeno una decina i feriti. E’ il bilancio provvisorio della frana verificatasi stamattina sul Monte Epomeo ad Ischia, che ha ricoperto di fango la località nel comune di Casamicciola. Sono state estratte vive 15 persone, che erano rimaste bloccate, tra queste un bambino di 6 anni, in ospedale a Napoli i feriti gravi. Profondamente addolorato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La tragedia di Ischia è simile a quanto accaduto un mese fa a Messina. Lo dice il geologo Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di pianificazione e scienza del territorio dell’università Federico II di Napoli. L’intervista è di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

R. – La zona di Casamicciola ha una conformazione morfologica a monte, dove si trova il versante settentrionale del monte Epomeo, per cui tutti i valloni che scendono verso il mare ad un certo punto si concentrano in un’unica valle. Questa unica valle è stata urbanizzata e sbocca vicino al porto dove le immagini mostrano le auto accatastate ed anche buttate in mare. Quindi, qualsiasi fenomeno tipo colata di fango o alluvione che si verifichi lungo il versante a monte, è "obbligata" a percorrere questa strada. Era dunque un’area a rischio nota da tempo, ma ad Ischia fa molto più interesse parlare di turismo che non di difesa dei cittadini evidentemente.
 
D. – Sta quindi mettendo in rilievo come manchi del tutto la prevenzione: mancano i fondi in difesa del territorio, però questo non è solo un problema di Ischia ma un po’ di tutta la Campania…
 
R. – Sì. L’unica soluzione è il dovere da parte dei cittadini di richiedere alle istituzioni delle possibilità di difendersi o autodifendersi, perché l’urbanizzazione è ormai diffusissima ed è anche in aree che sono non idonee dal punto di vista geologico ad ospitare abitazioni, strade, infrastrutture e autostrade. Come si può difendere l’uomo? Certamente non si può mettere in sicurezza tutta questa vastissima parte di territorio occupato dall’uomo, ma bisogna organizzare dei piani della Protezione civile che vanno sperimentati con la popolazione in modo tale che siano realmente attuabili. Vanno individuate preventivamente delle vie che possano essere percorse da questi flussi pericolosi, in modo tale che in occasione di particolari eventi piovosi, come questo, scatti immediatamente l’allarme e si liberino le vie che possono essere percorse da questi flussi fangosi. Questi piani devono essere anche autogestiti dalle comunità locali.

D. – Quante sono le persone a rischio?
 
R. – Abbiamo fatto un calcolo per la sola Campania e possiamo arrivare intorno ai 500 mila abitanti che possono essere investiti, da un momento all’altro, da fenomeni di questo tipo, sparsi in tutta la regione. I piani "per chiudere i pollai sono stati fatti dopo che le galline erano scappate", quindi possiamo solo cercare di mettere in sicurezza i cittadini, non di mettere in sicurezza tutto quest'enorme territorio.
 
Italia-politica
Confronto sulla giustizia all’interno del Pdl tra il premier Berlusconi e il presidente della Camera Fini. Quest’ultimo ha chiarito che la durata dei processi è ancora troppo lunga e che sarà presentato in tempi brevi un disegno di legge apposito, ma è esclusa l’ipotesi di prescrizione breve.

Ue-candidatura
Nessun nome ufficiale è uscito dalla cena informale di ieri sera a Berlino, in occasione dei festeggiamenti per i venti anni dalla Caduta del Muro. Non c’è infatti intesa sul prossimo Alto Rappresentante della politica estera dell’Unione Europea anche se la candidatura di Massimo D’Alema si sta facendo più forte. Stamani, il premier britannico Gordon Brown ha affermato che il ministro degli Esteri David Miliband non è stato mai in corsa mentre, ha rilanciato Tony Blair come candidato alla presidenza dell'Unione Europea.

Iran-Usa
Gli Stati Uniti non hanno avuto la risposta che si attendevano dall’Iran sulla proposta avanzata dall'Aiea, Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. A riferirlo, in un’intervista, il presidente americano Obama per il quale è necessario ancora del tempo vista l’instabilità politica di Teheran. Stesso discorso – ha aggiunto – vale per la Corea del Nord. Intanto, sempre ieri, il capo della Casa Bianca ha espresso l’intenzione di visitare Hiroshima e Nagasaki nel corso del suo mandato. Si tratterebbe del primo omaggio per un presidente degli Stati Uniti in carica. Riservato il colloquio di ieri a Washington con il premier israeliano Netanyahu. Al centro dell’incontro il processo di pace in Medio Oriente attualmente in una fase di stallo.

Usa-sedi diplomatiche
Paura nelle sedi diplomatiche di Francia, Austria e Uzbekistan a New York. Ieri pomeriggio hanno ricevuto lettere contenenti della polvere bianca. Addetti alla sicurezza hanno provveduto a decontaminare gli uffici e il personale entrato in contatto con la sostanza sospetta. Ancora non si conosce la natura della polvere.

Medio Oriente-tentato attacco
Momenti di paura a Gerusalemme dopo il tentativo di un uomo alla guida di un auto di entrare di forza nella Knesset. L'uomo, che ha minacciato di compiere un suicidio facendo esplodere le bombole di gas che aveva a bordo, è stato bloccato immediatamente. All’origine del gesto un contenzioso con le autorità municipali.

Libano-governo di unità nazionale
Dopo 5 mesi di stallo politico-istituzionale, il Libano ha un nuovo governo di unità nazionale. Il premier, Saad Hariri, ha presentato la lista dei 30 ministri nelle mani del capo di Stato Michel Suleiman. Quindici dicasteri vanno alla maggioranza, sostenuta in particolare da Stati Uniti e Arabia Saudita, dieci alla minoranza, vicina a Teheran e Damasco, altri cinque “neutrali” sono stati designati dal presidente Suleiman. La notizia è stata salutata con soddisfazione a livello internazionale ed il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha espresso la speranza di una sempre maggiore normalizzazione del Paese.

Cambogia-Thailandia
E’ giunto stamane in Cambogia l’ex primo ministro tailandese Thaksin Shinawatra, condannato per corruzione nel suo Paese. Thaksin è stato nominato consigliere personale del primo ministro cambogiano Hun Sen. Tra i due Paesi è intanto crisi diplomatica, entrambi hanno ritirato i loro ambasciatori. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Chiara Pileri)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 314
 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.