2009-11-10 15:16:33

Il Venezuela in allerta per possibile attacco colombiano, Bogotà smentisce


Nuove tensioni tra Venezuela e Colombia, dopo che il presidente Chavez ha allertato le forze armate di Caracas nell’eventualità di un attacco colombiano. Il governo di Bogotà del presidente Uribe ha smentito azioni del genere e - in merito alle accuse venezuelane - ha annunciato un ricorso all'Organizzazione degli Stati americani e al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Da tempo, Chavez critica in particolare l’intesa siglata tra Colombia e Stati Uniti, che permette alle truppe di Washington di aver accesso a sette basi militari colombiane. Alla luce di tale situazione, si deve quindi temere un inasprimento delle relazioni tra Venezuela e Colombia? Risponde il prof. Gennaro Carotenuto, docente di Storia dell’America Latina all’Università di Macerata, intervistato da Giada Aquilino:RealAudioMP3

R. – Assolutamente no. A mio modo di vedere ci sono delle schermaglie causate soprattutto dalla contrapposizione tra i due presidenti, che hanno delle personalità divergenti e che utilizzano la tensione internazionale a fini anche di politica interna: è il caso sia di Alvaro Uribe, il colombiano, sia di Hugo Chavez, il venezuelano. 
D. – Perché in quest’area ciclicamente tornano le tensioni?
 
R. – Perché quest’area, dal punto di vista politico, è spaccata in due: da una parte, ci sono dei governi che stanno accelerando un processo di integrazione fortissima di strutture comuni; e, dall’altra parte, ci sono dei governi che invece continuano a puntare su rapporti privilegiati con Washington. Questi Paesi sono facilmente elencabili e sono la Colombia, il Perù, più alcuni Paesi del Centro America. Dal punto di vista economico, però, il processo d’integrazione coinvolge tutti quanti. Ad esempio, le relazioni economiche tra Colombia e Venezuela – i due Paesi che in questo momento sono coinvolti da queste schermaglie tra Uribe e Chavez – negli ultimi dieci anni si sono moltiplicate, da circa 1.500 a circa 7.500 milioni di dollari l’anno. Questo vuol dire che, così come in Europa, la cooperazione economica sta portando a delle strutture politiche comuni. Anche in America Latina si sta andando verso un’integrazione molto maggiore, che sta conducendo a strutture politiche sempre più integrate. Paesi come la Colombia e il Perù sono al momento fuori da tale processo, ma probabilmente è solo questione di tempo.







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