2009-11-10 14:57:13

Il direttore del Wto, Pascal Lamy, auspica una governance globale per gestire la crisi economica


Il G20, le organizzazioni internazionali e le Nazioni Unite, dovrebbero agire come un 'Parlamento' per una nuova governance globale della crisi economica: è questa l’opinione del direttore generale dell'Organizzazione internazionale del commercio (Wto), Pascal Lamy. "La globalizzazione pone un rischio serio alle nostre democrazie e i nostri sistemi di governance devono rispondere alla sfida” ha ammonito Lamy, intervenuto ieri all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università Bocconi di Milano. “Se i cittadini percepiscono che i problemi globali sono irrisolvibili e fuori portata – ha osservato - ciò rischia di indebolire le nostre democrazie". "La caduta del muro di Berlino è stata un momento di svolta per la globalizzazione - ha proseguito Lamy - eppure 20 anni dopo il mondo è in uno stato di forte difficoltà. La realtà è che la fine della Guerra fredda ha colto tutti di sorpresa. Un nuovo ordine mondiale stava nascendo, ma non vi fu sufficiente discussione sulle strutture di governance, e qui vi sono le radici di molti problemi attuali. Le sfide globali hanno bisogno di soluzioni globali, e questo può avvenire solo con la giusta governance globale, che oggi dopo 20 anni rimane ancora troppo deficitaria". Dopo aver descritto l'Unione Europea come "uno dei più ambiziosi esperimenti" di governance sovranazionale, il direttore generale del Wto ha aggiunto che "la crisi economica globale ha accelerato il passaggio verso una nuova architettura di governance globale”, basata su un 'triangolo della coerenza'. “Un triangolo composto - ha spiegato Lamy - da un lato dal G20, che fornisce leadership politica, da un altro lato dalle organizzazioni internazionali, che forniscono competenze e politiche, e da ultimo lato dalle Nazioni Unite, che forniscono un forum a cui rendere conto”. Nel lungo termine il G20 e le agenzie internazionali dovrebbero riferirsi infine al 'Parlamento' dell'Onu, che dovrebbe contare sul sostegno del Consiglio economico e sociale. “Una struttura di questo tipo - ha concluso il leader del Wto - avrebbe bisogno di una base centrale di valori e principi, proprio come ha suggerito Angela Merkel con la creazione di un Charter for sustainable economic activity, uno sforzo per definire un nuovo contratto economico globale". (R.G.)







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