Il direttore del Wto, Pascal Lamy, auspica una governance globale per gestire
la crisi economica
Il G20, le organizzazioni internazionali e le Nazioni Unite, dovrebbero agire come
un 'Parlamento' per una nuova governance globale della crisi economica: è questa l’opinione
del direttore generale dell'Organizzazione internazionale del commercio (Wto), Pascal
Lamy. "La globalizzazione pone un rischio serio alle nostre democrazie e i nostri
sistemi di governance devono rispondere alla sfida” ha ammonito Lamy, intervenuto
ieri all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università Bocconi di Milano. “Se
i cittadini percepiscono che i problemi globali sono irrisolvibili e fuori portata
– ha osservato - ciò rischia di indebolire le nostre democrazie". "La caduta del muro
di Berlino è stata un momento di svolta per la globalizzazione - ha proseguito Lamy
- eppure 20 anni dopo il mondo è in uno stato di forte difficoltà. La realtà è che
la fine della Guerra fredda ha colto tutti di sorpresa. Un nuovo ordine mondiale stava
nascendo, ma non vi fu sufficiente discussione sulle strutture di governance, e qui
vi sono le radici di molti problemi attuali. Le sfide globali hanno bisogno di soluzioni
globali, e questo può avvenire solo con la giusta governance globale, che oggi dopo
20 anni rimane ancora troppo deficitaria". Dopo aver descritto l'Unione Europea come
"uno dei più ambiziosi esperimenti" di governance sovranazionale, il direttore generale
del Wto ha aggiunto che "la crisi economica globale ha accelerato il passaggio verso
una nuova architettura di governance globale”, basata su un 'triangolo della coerenza'.
“Un triangolo composto - ha spiegato Lamy - da un lato dal G20, che fornisce leadership
politica, da un altro lato dalle organizzazioni internazionali, che forniscono competenze
e politiche, e da ultimo lato dalle Nazioni Unite, che forniscono un forum a cui rendere
conto”. Nel lungo termine il G20 e le agenzie internazionali dovrebbero riferirsi
infine al 'Parlamento' dell'Onu, che dovrebbe contare sul sostegno del Consiglio economico
e sociale. “Una struttura di questo tipo - ha concluso il leader del Wto - avrebbe
bisogno di una base centrale di valori e principi, proprio come ha suggerito Angela
Merkel con la creazione di un Charter for sustainable economic activity, uno sforzo
per definire un nuovo contratto economico globale". (R.G.)