2009-11-09 15:34:24

Salvador: mons. Rosa Chavez loda il governo che farà luce sulla morte di Romero


Mons. Gregorio Rosa Chàvez, vescovo ausiliare di San Salvador, ha espresso ieri soddisfazione e gratitudine, dopo l’annuncio del governo del presidente Mauricio Funes di dare seguito alle raccomandazioni della Commissione Interamericana dei diritti umani, procedendo fino in fondo nelle indagini sulle passate violazioni nel Paese, compreso l’omicidio di mons. Oscar Romero, arcivescovo della capitale. “Vediamo con simpatia questo gesto del presidente Funes e chiediamo al Signore che le decisioni che saranno prese possano portare alla riconciliazione della famiglia salvadoregna”, ha detto il presule nella conferenza stampa dopo la santa Messa domenicale. Il vescovo ausiliare, osservando che queste decisioni potrebbero portare alla verità definitiva sull’assassinio nel 1980 dell’arcivescovo Oscar Romero, ha chiesto di evitare “qualsiasi manipolazione della sua figura sacerdotale e della sua eredità spirituale e pastorale”. “Si tratta - ha sottolineato il presule - del martirio di un pastore che deve essere trattato con grande rispetto allontanando qualsiasi intenzione o tentativo di manipolare la sua memoria. E’ qualcosa di sacro e non possiamo toccarlo con le mani sporche”. Mons. Rosa Chavez ha espresso poi l’auspicio e il desiderio che la conoscenza della verità, senza animi vendicativi, aiuti “a fare giustizia, ma soprattutto ciò possa essere la base per il perdono e la riconciliazione”. D’altra parte il vescovo ausiliare ha voluto rendere omaggio al successore di mons. Romero, l’arcivescovo Arturo Rivera y Damas che in vita si batté con coraggio perché queste raccomandazioni internazionali, lungamente disattese, fossero applicate fino in fondo come condizione indispensabile per ritrovare la pace vera e duratura. Mons. Rivera y Damas prima di morire aveva fatto causa allo Stato salvadoregno presso l’Organizzazione degli Stati americani (Osa) per costringere le autorità dell’epoca ad applicare queste risoluzioni richieste dal sistema interamericano. Infine, mons. Rosa Chàvez ha voluto ribadire ancora una volta il sostegno della Chiesa salvadoregna alle richieste indirizzate al governo per un maggiore controllo sulla produzione, vendita e circolazione di armi come un modo di aiutare ad abbassare il clima di violenza che caratterizza il Paese centroamericano. “Le armi - ha ribadito - favoriscono la violenza e perciò è urgente fare di tutto per levare dalla circolazione questi strumenti di morte”. Contestando l’opinione di alcuni che sostengono che le “armi servono per difendersi”, il presule ha ricordato che la difesa migliore sta nell’ordine, nella pace vera e nello stato di diritto. “Le armi non sono generi di prima necessità e non combattono la violenza; anzi la creano e aumentano”, ha concluso il vescovo ausiliare di San Salvador. (A cura di Luis Badilla)







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