Presentazione a Lucca di una ricerca sul volontariato in Europa
Un'attività diffusa e consolidata nei Paesi europei, che si rifà a principi di gratuità
e di pubblica utilità: milioni gli operatori, a volte regolamentati a volte no. E'
il quadro che emerge dalla terza ricerca sul volontariato in Europa promossa dal Centro
nazionale per il volontariato (Cnv), in collaborazione con il Coordinamento nazionale
dei Centri di servizio per il volontariato (Csvnet). Lo studio sarà presentato in
un Convegno a Lucca, il 12 e 13 novembre prossimi. L'Italia è tra i primi e i pochi
Paesi in Europa - insieme a Spagna, Malta, Polonia e Belgio - a possedere dal 1991
una legge ad hoc sul volontariato, con circa 2 milioni di persone coinvolte in tale
attività. Niente normativa specifica, invece, negli altri Stati, dove la materia è
regolata dai Codici civili. ''Dall'analisi - anticipano al Cnv - emergono elementi
che potranno costituire la base delle scelte su cui sviluppare, in un percorso comune
e nel rispetto delle nostre diversità, le opportunità del 2011, Anno europeo del volontariato''.
''Sostenere il volontariato - afferma Marco Granelli, presidente di Csvnet - è una
priorità per le nostre comunità se vogliamo accrescere la coesione sociale''. (R.G.)