2009-11-09 15:35:15

I vescovi messicani: lo Stato protegga la Casa del migrante, oggetto di aggressioni


I vescovi messicani - riferisce l’agenzia Fides - si dichiarano preoccupati per le continue minacce, le intimidazioni e aggressioni registrate negli ultimi giorni alla Casa Belen del migrante di Saltillo, alle persone che vi sono ospitate e agli operatori che vi lavorano. In una nota - firmata da mons. José Leopoldo González González, vescovo ausiliare di Guadalajara e segretario generale della Conferenza episcopale messicana - i presuli si appellano “alle autorità dello Stato di Coahuila per far sì che nell'esercizio delle loro responsabilità possano indagare sugli attacchi e le minacce, possano prevenire e dare protezione ai servizi prestati a favore dei migranti del nostro Paese, con l'unico scopo di ottenere una migliore qualità della vita”. Per questo i vescovi esortano le stesse autorità “ad adottare immediatamente misure efficaci per garantire la tutela della sicurezza dei lavoratori della casa” e “a riconoscere l'importante lavoro di quanti forniscono assistenza umanitaria ai migranti”. “Non è possibile ignorare gli abusi che queste persone, anche intere famiglie, - ammonisce la nota - subiscono dalla criminalità organizzata, che rapisce gli immigrati del Centro America per estorcere denaro ai loro parenti che vivono negli Stati Uniti o in Messico, e l'abuso che a volte ricevono pure dalle autorità federali, statali e municipali, che lasciano impuniti i crimini commessi in territorio nazionale.” “La nostra responsabilità – sottolinea infine il segretario generale della Conferenza episcopale messicana - è quella di esprimere l'amore che si condensa nel messaggio evangelico, e i veri discepoli di Cristo si riconoscono dal loro amore reciproco e dall'accettazione di tutte le persone”. (R.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.