“La Chiesa sia segno luminoso di speranza. Amiamola come Madre, anche quando vediamo
sul suo volto qualche ombra” Così Benedetto XVI a Brescia, nella terra di Paolo VI.
In migliaia ad accoglierlo sotto la pioggia. In serata il rientro in Vaticano
“Amiamo la Chiesa come nostra vera madre, anche quando vediamo sul suo volto qualche
ombra, serviamola con gesti concreti”. Con queste parole pronunciate stasera tra i
fedeli di Concesio riuniti nella Chiesa di sant’Antonino, dov’è il fonte battesimale
di Paolo VI, si è conclusa la visita del Papa a Brescia. Poco prima la sosta nella
casa natale di Montini e l’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto intitolato
al Papa bresciano. La giornata era iniziata con la sosta di preghiera a Botticino
Sera davanti alle spoglie del sacerdote santo, Arcangelo Tadini che invita, ha detto
il Papa, a “lavorare per un mondo fraterno nel quale ognuno vive non per sé ma per
gli altri”. Momento culminante poi l’abbraccio festoso di migliaia di bresciani che
hanno sfidato la pioggia per assistere alla Messa in piazza paolo VI. In serata il
rientro in Vaticano. Il servizio della nostra inviata Gabriella Ceraso: