17 ribelli e un soldato britannico morti nel sud dell’Afghanistan
Sempre delicata la situazione in Afghanistan. Nella provincia meridionale di Zabul
almeno 17 ribelli sono stati uccisi in una battaglia con l’esercito regolare che ha
visto l’impiego degli aerei della Nato. Sempre nella zona sud del Paese un’esplosione
ha provocato la morte di un soldato britannico. E c’è da registrare una nuova accusa
mossa da Kabul nei confronti delle forze internazionali: 7 militari afghani sarebbero
morti sotto il fuoco amico in un raid aereo dell’Alleanza avvenuto due giorni fa nella
parte ovest dell’Afghanistan mentre erano in corso le ricerche di due paracadutisti
statunitensi. L’Isaf ha avviato un’inchiesta per far luce sulla vicenda, al centro
anche di un’indagine del ministero della Difesa afghano.
Pakistan Proseguono
senza sosta le azioni della guerriglia in Pakistan. Almeno 12 le vittime per un attentato
kamikaze avvenuto nella città di Peshawar davanti alla casa di un esponente del governo
locale. L’uomo, finito nel mirino dei ribelli per il suo impegno contro i talebani,
è rimasto ferito.
Medio Oriente Il presidente israeliano Shimon Peres
ha chiesto al suo omologo palestinese Abu Mazen di restare al potere e di ricandidarsi
alle prossime elezioni di gennaio. La dichiarazione è arrivata davanti a decine di
migliaia di israeliani riuniti a Tel Aviv per commemorare la scomparsa del premier
Yitzhak Rabin, ucciso 14 anni fa. Nell’occasione su un maxi-schermo è stato proiettato
un videomessaggio in cui il presidente americano Barack Obama ha ribadito il proprio
sostegno per la creazione di due Stati, come soluzione del conflitto israelo-palestinese.
E il premier israeliano Benyamin Netanyahu, assieme al ministro della Difesa Ehud
Barak, si trova negli Stati Uniti per partecipare all’Assemblea Generale (GA) delle
federazioni ebraiche. Non confermato per il momento un incontro con il capo della
Casa Bianca.
Libano: attesa per il nuovo governo C’è attesa in Libano
per la nascita del governo di unità nazionale dopo il via libera dell’opposizione
guidata dagli Hezbollah. Nelle prossime ore il premier designato Hariri potrebbe recarsi
dal presidente Michel Sleiman per consegnargli la lista dei ministri. Gli osservatori
guardano con attenzione alla tenuta della compagine composta dal blocco filo occidentale,
vicino all’Arabia Saudita, e da quello sostenuto da Iran e Siria.
Nucleare
Iran Marcia indietro dell’Iran sulla proposta dell’Agenzia Internazionale per
l’Energia Atomica. Il pacchetto è ancora sul tavolo, ha fatto sapere il capo della
Commissione per la sicurezza nazionale iraniana. Lo stesso parlamentare, ieri, aveva
annunciato il rifiuto della Repubblica Islamica al trasferimento all’estero dell’uranio,
che è il punto centrale della trattativa con la comunità internazionale. La decisione
definitiva spetta comunque al Supremo Consiglio per la sicurezza nazionale di Teheran.
Condanne
Iran Eseguite 4 condanne a morte per impiccagione in Iran, nella provincia
meridionale di Kerman. Si tratta di quattro uomini accusati – secondo la stampa locale
– di traffico di droga. Salgono così a 247 le condanne capitali compiute nel Paese
dall’inizio del 2009; 246, invece, quelle avvenute l’anno scorso.
Yemen-Arabia
Saudita L’esercito dell’Arabia Saudita ha riconquistato il controllo della
porzione di territorio al confine con lo Yemen, finita in mano ai ribelli sciiti yemeniti
la scorsa settimana. Nelle operazioni militari di questi giorni, che hanno impegnato
anche l’aviazione di Riad, sono morti 3 soldati sauditi mentre altri 4 risultano scomparsi.
La stampa locale parla della cattura di almeno 155 rivoltosi che si erano infiltrati
in Arabia. I ribelli hanno invece annunciato di aver abbattuto un aereo saudita, il
terzo dall’inizio dell’offensiva.
G20 finanziario in Scozia Divisioni
in seno alla riunione del G20 finanziario di St Andrew, in Scozia. Stati Uniti e Fondo
Monetario Internazionale hanno bocciato la proposta del primo ministro britannico
Brown di una possibile tassa sulle transazioni finanziarie internazionali. Il vertice
ha tuttavia stabilito di mantenere le misure di stimolo all’economia, fino a quando
la ripresa sarà garantita.
Cina-Africa Dieci miliardi di dollari
in prestiti agevolati all’Africa nei prossimi tre anni. E’ la promessa del primo ministro
cinese Wen Jiabao, giunta al forum economico sino-africano in corso a Sharm el Sheikh,
in Egitto. Il leader di Pechino ha anche annunciato l’annullamento del debito di molti
Paesi africani, in linea con la richiesta avanzata dal presidente egiziano Mubarak
che ha esortato le grandi potenze proprio ad ‘alleggerire’ il debito dei Paesi del
continente nero e a proseguire nell’impegno per lo sviluppo e la lotta contro la povertà.
Dalai
Lama Al via la delicata visita del Dalai lama nello Stato indiano dell’Arunachal
Pradesh, conteso tra India e Cina. Il leader spirituale dei tibetani ha definito la
sua visita “un semplice viaggio spirituale”. Pechino in questi giorni aveva chiesto
al governo indiano di non consentire l’evento. Nuova Dheli ha tuttavia respinto l’appello
precisando che il Dalai Lama è un “ospite d’onore dell’India e può muoversi liberamente”.
(Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)
Bollettino
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