2009-11-08 15:31:23

17 ribelli e un soldato britannico morti nel sud dell’Afghanistan


Sempre delicata la situazione in Afghanistan. Nella provincia meridionale di Zabul almeno 17 ribelli sono stati uccisi in una battaglia con l’esercito regolare che ha visto l’impiego degli aerei della Nato. Sempre nella zona sud del Paese un’esplosione ha provocato la morte di un soldato britannico. E c’è da registrare una nuova accusa mossa da Kabul nei confronti delle forze internazionali: 7 militari afghani sarebbero morti sotto il fuoco amico in un raid aereo dell’Alleanza avvenuto due giorni fa nella parte ovest dell’Afghanistan mentre erano in corso le ricerche di due paracadutisti statunitensi. L’Isaf ha avviato un’inchiesta per far luce sulla vicenda, al centro anche di un’indagine del ministero della Difesa afghano.

Pakistan
Proseguono senza sosta le azioni della guerriglia in Pakistan. Almeno 12 le vittime per un attentato kamikaze avvenuto nella città di Peshawar davanti alla casa di un esponente del governo locale. L’uomo, finito nel mirino dei ribelli per il suo impegno contro i talebani, è rimasto ferito.

Medio Oriente
Il presidente israeliano Shimon Peres ha chiesto al suo omologo palestinese Abu Mazen di restare al potere e di ricandidarsi alle prossime elezioni di gennaio. La dichiarazione è arrivata davanti a decine di migliaia di israeliani riuniti a Tel Aviv per commemorare la scomparsa del premier Yitzhak Rabin, ucciso 14 anni fa. Nell’occasione su un maxi-schermo è stato proiettato un videomessaggio in cui il presidente americano Barack Obama ha ribadito il proprio sostegno per la creazione di due Stati, come soluzione del conflitto israelo-palestinese. E il premier israeliano Benyamin Netanyahu, assieme al ministro della Difesa Ehud Barak, si trova negli Stati Uniti per partecipare all’Assemblea Generale (GA) delle federazioni ebraiche. Non confermato per il momento un incontro con il capo della Casa Bianca.

Libano: attesa per il nuovo governo
C’è attesa in Libano per la nascita del governo di unità nazionale dopo il via libera dell’opposizione guidata dagli Hezbollah. Nelle prossime ore il premier designato Hariri potrebbe recarsi dal presidente Michel Sleiman per consegnargli la lista dei ministri. Gli osservatori guardano con attenzione alla tenuta della compagine composta dal blocco filo occidentale, vicino all’Arabia Saudita, e da quello sostenuto da Iran e Siria.

Nucleare Iran
Marcia indietro dell’Iran sulla proposta dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Il pacchetto è ancora sul tavolo, ha fatto sapere il capo della Commissione per la sicurezza nazionale iraniana. Lo stesso parlamentare, ieri, aveva annunciato il rifiuto della Repubblica Islamica al trasferimento all’estero dell’uranio, che è il punto centrale della trattativa con la comunità internazionale. La decisione definitiva spetta comunque al Supremo Consiglio per la sicurezza nazionale di Teheran.

Condanne Iran
Eseguite 4 condanne a morte per impiccagione in Iran, nella provincia meridionale di Kerman. Si tratta di quattro uomini accusati – secondo la stampa locale – di traffico di droga. Salgono così a 247 le condanne capitali compiute nel Paese dall’inizio del 2009; 246, invece, quelle avvenute l’anno scorso.

Yemen-Arabia Saudita
L’esercito dell’Arabia Saudita ha riconquistato il controllo della porzione di territorio al confine con lo Yemen, finita in mano ai ribelli sciiti yemeniti la scorsa settimana. Nelle operazioni militari di questi giorni, che hanno impegnato anche l’aviazione di Riad, sono morti 3 soldati sauditi mentre altri 4 risultano scomparsi. La stampa locale parla della cattura di almeno 155 rivoltosi che si erano infiltrati in Arabia. I ribelli hanno invece annunciato di aver abbattuto un aereo saudita, il terzo dall’inizio dell’offensiva.

G20 finanziario in Scozia
Divisioni in seno alla riunione del G20 finanziario di St Andrew, in Scozia. Stati Uniti e Fondo Monetario Internazionale hanno bocciato la proposta del primo ministro britannico Brown di una possibile tassa sulle transazioni finanziarie internazionali. Il vertice ha tuttavia stabilito di mantenere le misure di stimolo all’economia, fino a quando la ripresa sarà garantita.

Cina-Africa
Dieci miliardi di dollari in prestiti agevolati all’Africa nei prossimi tre anni. E’ la promessa del primo ministro cinese Wen Jiabao, giunta al forum economico sino-africano in corso a Sharm el Sheikh, in Egitto. Il leader di Pechino ha anche annunciato l’annullamento del debito di molti Paesi africani, in linea con la richiesta avanzata dal presidente egiziano Mubarak che ha esortato le grandi potenze proprio ad ‘alleggerire’ il debito dei Paesi del continente nero e a proseguire nell’impegno per lo sviluppo e la lotta contro la povertà.

Dalai Lama
Al via la delicata visita del Dalai lama nello Stato indiano dell’Arunachal Pradesh, conteso tra India e Cina. Il leader spirituale dei tibetani ha definito la sua visita “un semplice viaggio spirituale”. Pechino in questi giorni aveva chiesto al governo indiano di non consentire l’evento. Nuova Dheli ha tuttavia respinto l’appello precisando che il Dalai Lama è un “ospite d’onore dell’India e può muoversi liberamente”. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 312

 
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