Il Papa sullo sport: è scuola di formazione ai valori umani e spirituali
“La Chiesa continui a sostenere lo sport per i giovani, valorizzando appieno anche
l'attività agonistica nei suoi aspetti positivi, come, ad esempio, nella capacità
di stimolare la competitività, il coraggio e la tenacia nel perseguire gli obbiettivi,
evitando, però, ogni tendenza che ne snaturi la natura stessa con il ricorso a pratiche
persino dannose per l'organismo, come avviene nel caso del doping”. E’ quanto afferma
il Papa in un messaggio inviato in occasione del seminario promosso a Roma dalla sezione
"Chiesa e Sport" del Pontificio Consiglio per i Laici sullo sport sul tema "Sport,
educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico". Ecco il
testo integrale del Messaggio del Papa:
Al Venerato Fratello Stanislaw
Card. Rylko Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Con
vero piacere, invio un cordiale saluto a Lei, al Segretario, ai collaboratori del
Pontificio Consiglio per i Laici, ai rappresentanti degli Organismi Cattolici che
operano nel mondo dello sport, ai responsabili delle associazioni sportive internazionali
e nazionali e a tutti coloro che prendono parte al Seminario di studi sul tema: "Sport,
educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico", organizzato
dalla Sezione "Chiesa e sport" di codesto Dicastero. Lo sport possiede un notevole
potenziale educativo soprattutto in ambito giovanile e, per questo, occupa grande
rilievo non solo nell'impiego del tempo libero, ma anche nella formazione della persona.
Il Concilio Vaticano II lo ha voluto annoverare tra i mezzi che appartengono al patrimonio
comune degli uomini e che sono adatti al perfezionamento morale ed alla formazione
umana (cfr Gravissimum Educationis, n. 4). Se questo è vero
per l'attività sportiva in generale, tanto più lo è per quella svolta negli oratori,
nelle scuole e nelle associazioni sportive, con lo scopo di assicurare una formazione
umana e cristiana alle nuove generazioni. Come ho avuto modo di ricordare recentemente,
non va dimenticato che "lo sport, praticato con passione e vigile senso etico, specialmente
per la gioventù, diventa palestra di un sano agonismo e di perfezionamento fisico,
scuola di formazione ai valori umani e spirituali, mezzo privilegiato di crescita
personale e di contatto con la società" (cfr Discorso ai partecipanti dei Mondiali
di Nuoto, 1 agosto 2009). Attraverso le attività sportive, la
comunità ecclesiale contribuisce alla formazione della gioventù, fornendo un ambito
adatto alla sua crescita umana e spirituale. Infatti, quando sono finalizzate allo
sviluppo integrale della persona e gestite da personale qualificato e competente,
le iniziative sportive si rivelano occasione proficua in cui sacerdoti, religiosi
e laici possono diventare veri e propri educatori e maestri di vita dei giovani. È
pertanto necessario che, in questa nostra epoca - in cui si avverte urgente l'esigenza
di educare le nuove generazioni -, la Chiesa continui a sostenere lo sport per i giovani,
valorizzando appieno anche l'attività agonistica nei suoi aspetti positivi, come,
ad esempio, nella capacità di stimolare la competitività, il coraggio e la tenacia
nel perseguire gli obbiettivi, evitando, però, ogni tendenza che ne snaturi la natura
stessa con il ricorso a pratiche persino dannose per l'organismo, come avviene nel
caso del doping. In un'azione formativa coordinata, i dirigenti, i tecnici e gli operatori
cattolici devono considerarsi sperimentate guide per gli adolescenti, aiutandoli a
sviluppare le proprie potenzialità agonistiche senza trascurare quelle qualità umane
e quelle virtù cristiane che rendono la persona completamente matura. In
tale prospettiva, trovo quanto mai utile che questo terzo Seminario della Sezione
"Chiesa e sport" del Pontificio Consiglio per i Laici, incentri la sua attenzione
sulla specifica missione e sulla identità cattolica delle associazioni sportive, delle
scuole e degli oratori gestiti dalla Chiesa. Auspico di cuore che esso aiuti a cogliere
le molte e preziose opportunità che lo sport può offrire alla pastorale giovanile
e, mentre auguro un incontro fruttuoso, assicuro la mia preghiera invocando sui partecipanti
e su coloro che sono impegnati a promuovere una sana attività sportiva, in modo particolare
nelle Istituzioni cattoliche, la guida dello Spirito Santo e la protezione materna
di Maria. Con tali sentimenti, invio di cuore a tutti la mia Benedizione Apostolica.