2009-11-07 15:15:22

Denuncia di Msf: attacchi dell'esercito del Congo durante una campagna di vaccinazioni


“Ci sembra di essere stati usati come esca”. E’ la denuncia di Luis Encinas, responsabile di Medici Senza Frontiere (Msf) per i programmi in Africa Centrale, commentando i recenti scontri tra esercito congolese e Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Nella zona teatro dei combattimenti le equipes mediche di Msf stavano vaccinando migliaia di bambini contro il morbillo. All’organizzazione umanitaria era stato garantito che durante la campagna di vaccinazioni non ci sarebbero state operazioni militari. L’esercito congolese ha invece sferrato attacchi nelle zone in cui era in corso la campagna. L’azione – sottolinea Luis Encinas - costituisce “un inaccettabile abuso dell’azione umanitaria per realizzare obiettivi militari”. Negli ultimi mesi si è registrato, inoltre, un preoccupante aumento degli attacchi contro le organizzazioni umanitarie da parte dei vari gruppi armati attivi nel Nord e Sud Kivu.  Msf chiede che “tutte le parti coinvolte nel conflitto rispettino il lavoro delle organizzazioni umanitarie”. La campagna di vaccinazione di Msf contro il morbillo nella regione di Masisi ha coinvolto 165 mila bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 15 anni. (A.L.)







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