2009-11-06 15:45:01

Ricorso del governo italiano contro la sentenza della Corte di Strasburgo sul Crocifisso


Come anticipato nei giorni scorsi, il governo italiano farà ricorso contro la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che chiede la rimozione del Crocifisso dalle aule scolastiche. E’ quanto deciso oggi dal Consiglio dei Ministri. L’incarico di curare il ricorso del governo sarà affidato al ministro degli Esteri, Franco Frattini. In una conferenza stampa, il premier Silvio Berlusconi ha affermato che la sentenza non è coercitiva e che, qualunque sia l’esito del ricorso, i crocifissi rimarranno nelle aule. Intanto, si moltiplicano le prese di posizione nella Chiesa e nella società civile, come nel mondo della politica e della cultura contro il pronunciamento della Corte di Strasburgo. Il Crocifisso, ha affermato il cardinale vicario Agostino Vallini, non ha mai offeso la libertà altrui ed ha sottolineato che la sentenza della Corte europea ignora la cultura del popolo italiano. Per il cardinale arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, si tratta di una “sentenza incomprensibile” che suscita “preoccupazione per la libertà religiosa in Europa”. Il pronunciamento della Corte di Strasburgo è stato criticato anche dal Patriarcato ortodosso di Mosca. Un pronunciamento che può portare ad una destabilizzazione in tutta l’Europa, ha detto il rappresentante del Patriarcato presso il Consiglio d'Europa. Dal canto loro, alcuni parlamentari europei hanno tenuto a ribadire, in una dichiarazione scritta, che va riconosciuto il pieno diritto di tutti gli Stati membri dell’Unione ad esporre simboli religiosi all’interno dei luoghi pubblici. (A cura di Alessandro Gisotti) RealAudioMP3







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