Sugli schermi in Italia il film di Spike Jonze "Nel paese delle creature selvagge"
Tratto da uno dei classici moderni della letteratura per l’infanzia, dopo il successo
americano è uscito in Italia “Nel paese delle creature selvagge”, che il regista Spike
Jonze ha tratto dall’omonimo best-seller. I sogni e le avventure del piccolo Max raccontano
una storia di formazione e di passaggio all’età adulta nella quale diventa fondamentale
l’amore di una mamma e la protezione della famiglia. Il servizio di Luca Pellegrini:
"Ora tu
sei re e sarai veramente un grande re! Re!Re!Re! Re, quale sarà
il tuo primo atto di governo? Cominciamo il putiferio!"
Così,
nell’isola che non c’è, abitata da improbabili creature selvagge, inizia l’avventura
del piccolo Max. Lui aveva una famiglia, cerca di spiegare ai giganti pelosi e strambi,
ma il suo caratteraccio lo ha portato a prendere, nel profondo della notte, una barchetta
e fuggire lontano dalla mamma, dagli amici, dal mondo, che non si accorgevano più
di lui. Quel soggiorno così singolare e le peripezie che attraverserà, dopo essere
stato fatto re, lo porteranno a scoprire davvero il senso della famiglia e degli affetti
più cari. Un percorso di maturazione e crescita che Maurice Sendak nel 1963 aveva
immaginato scrivendo e disegnando quelle fantastiche avventure. Il piccolo libro ebbe
un successo clamoroso, cresciuto attraverso il solo “passa parola” tra i piccoli.
Lo scrittore americano Dave Eggers, allora piccolo come Max, gli si affezionò talmente
da rimanerne segnato fino all’età adulta. Figuriamoci il suo stupore quando Spike
Jonze senza preavviso gli telefonò proponendogli di adattare il piccolo libro per
lo schermo e scriverne una sceneggiatura. Oggi, dopo alcune peripezie produttive e
ritardi, il film è finalmente sugli schermi italiani. Stupisce il fatto che negli
Stati Uniti sia terzo per incassi da due settimane, perché la favola raccontata può
da un lato essere troppo raffinata e profonda per i bambini, dall’altro troppo semplice
e ingenua per i grandi. Ma proprio questo suo senso di difficile sistemazione tra
i generi, di apertura e anche di incompiutezza, parlando dell’infanzia e delle emozioni
che si provano diventando grandi, deve aver colpito l’immaginario e il cuore di tanti
spettatori, grazie anche alla bella colonna sonora, all’interpretazione toccante di
Max Records e alla presenza delle creature interpretate con calore da veri attori
con i loro splendidi costumi, senza l’uso della fredda tecnologia. Max scoprirà che
governare è difficile e che le responsabilità, a qualsiasi età e latitudine, non si
possono nascondere, dimenticare, fuggire. Il distacco dai suoi nuovi e ingovernabili
amici sarà doloroso, ma ripagato ben presto dal ritorno a casa, della quale sente
nostalgia e gusterà il profumo. La mamma lo aspetta in cucina, il piatto di minestra
è caldo e saporito: nulla può valere e ripagare più di una carezza, di un sorriso,
del sentirsi amato da chi ti ha dato la vita.