Manila: appello della Chiesa per 5 milioni di poveri che vivono senza una casa
A Manila, capitale delle Filippine, oltre 5 milioni di persone vivono in baracche
e necessitano di essere trasferiti in luoghi abitabili. È quanto richiede al governo
mons. Broderick Pabillo, responsabile del Nassa National Secretariat for Social Action-Justice
and Peace. “Nel mese di settembre – afferma all’agenzia AsiaNews mons. Broderick Pabillo
– ho incontrato il presidente Arroyo che mi aveva assicurato il pronto trasferimento
delle famiglie nell’area di Bulacan, ma finora nulla è stato fatto”. In passato,
i funzionari del governo avevano fatto irruzione nei sobborghi della città, demolendo
le baracche e tutte le costruzioni abusive. Su invito delle autorità migliaia di persone
si erano quindi recate nella provincia di Bulacan, dove ad attenderle c’erano solo
terreni deserti. “Senza un adeguato piano di trasferimento, il progetto fallirà e
sarà come gettare i poveri dentro la spazzatura - afferma padre Fernando Caprio, sacerdote
dell’arcidiocesi di Manila – nei nuovi insediamenti dovrebbero avere accesso ad acqua
potabile, elettricità, servizi sanitari, educazione e strade”. Recenti studi mostrano
che il reddito medio nei sobborghi di Manila è di circa 90 euro al mese e le famiglie
non hanno soldi a sufficienza per far crescere i figli. Ogni giorno al ritorno da
scuola i bambini sono costretti a mendicare per la strada, perché non hanno nulla
da mangiare. In attesa di risposte da parte del governo, la Chiesa ha attivato nelle
varie scuole della città un servizio di mensa pubblica gratuito, che consente ai ragazzi
di pranzare almeno una volta al giorno. (A.L.)