Papua Nuova Guinea: 300 giovani al Campo giovanile mariano
In un Paese dove gli indici di criminalità e disagio giovanile raggiungono livelli
altissimi, e dove le cronache parlano di vera e propria “emergenza sociale”, la Chiesa
decide di “investire sui giovani”, convogliando gran parte delle energie pastorali
verso la gioventù. Si tratta, da un lato, di dare una risposta spirituale e pastorale
a tale emergenza e, dall’altro, di recuperare la fiducia della società intera verso
i giovani, considerandoli risorse e talenti su cui costruire il futuro della nazione.
Con questo spirito nei giorni scorsi si è svolto il “Campo Giovanile Mariano” che,
a conclusione del Mese del Rosario, ha riunito a East Boroko, nella diocesi di Port
Moresby, oltre 300 giovani di tutta la nazione, consacrandoli alla Vergine Maria.
“I giovani – affermano gli organizzatori del Campo, i salesiani della Papua e le Figlie
di Maria Ausiliatrice – hanno messo le loro energie sotto il manto della Vergine Maria
e hanno deposto la loro vita ai suoi piedi, con lo scopo di imitare le virtù di Maria
e di diffondere la devozione nei suoi confronti. Il cambiamento in Papua Nuova Guinea
dipende dai giovani, perciò è necessario investire e credere in loro”, notano i Salesiani.
I giovani si sono incontrati godendo di un po’ di tempo per riflettere e formarsi
sulla necessità di costruire una cultura di pace, prendendo spunto dalla figura di
Don Bosco, “autentico uomo di pace”. (R.P.)