In Inghilterra si riaccende il dibattito sull’interruzione delle cure ai malati
Si è riacceso il dibattito in Inghilterra dopo la vicenda del bambino di un anno,
chiamato dalla stampa “Baby RB”, nato con una sindrome che gli impedisce di respirare
senza ventilatore. I genitori sono divisi sul suo destino: la madre appoggia la richiesta
dell’ospedale di rivolgersi all’Alta Corte britannica perché vuole spegnere la macchina
che lo mantiene in vita; il padre si oppone. Per il nosocomio la qualità di vita del
piccolo non giustifica il fatto di mantenerlo in vita. Un responsabile della “Società
per la protezione dei bambini non nati”, del movimento per la vita britannico, ha
commentato al Sir che in caso di dubbio sulle cure mediche per il paziente, bisogna
sempre “decidere con una presunzione a favore della vita”. “Il valore della vita e
la sua protezione non dovrebbe mai venire giudicata in base alle opinioni sulla qualità
della vita della persona”. (B.C.)