Bolivia: messaggio finale dell’incontro dei responsabili della pastorale giovanile
latinoamericana
Con un forte appello alla missionarietà, intesa come conseguenza naturale dal fatto
di essere discepoli di Gesù, si è concluso il 30 ottobre a Cochabamba, in Bolivia,
il 16.mo Incontro continentale dei responsabili della Pastorale giovanile di 20 conferenze
episcopali latinoamericane. All’incontro, convocato per il 25 ottobre scorso e sotto
il patrocinio del Dipartimento per la pastorale giovanile del Consiglio episcopale
latinoamericano (Celam), hanno partecipato oltre cento persone tra questi vescovi,
sacerdoti, religiose e laici chiamati a riflettere sui “discepoli missionari per la
vita dei nostri popoli”. Nel messaggio conclusivo, i partecipanti ricordano di aver
meditato a lungo, scambiando esperienze e proposte, “sui segni di vita e morte” nelle
“tre dimensioni dell’esistenza: quella giovanile, quella ecclesiale e quella sociale.
Dare vita a un processo ecclesiale con i giovani e a partire dai giovani - si legge
nel messaggio - implica che si conoscano e si distinguano i segni per poter rispondere
alle sfide che la gioventù del continente pone”. Al riguardo - si osserva - i giovani
sono chiamati “all’ascolto e alla lettura della Parola” per vedere, sentire e capire
“come il Signore spiega costantemente la sua presenza nella storia. Lui - si legge
ancora - non si stanca di invitare i giovani ad essere i suoi discepoli e i suoi missionari”,
dunque il suo è un invito alla “conversione personale”. “Nel concludere questo nostro
incontro - rileva il messaggio - sentiamo il desiderio profondo di alzarci e far ritorno
ai nostri popoli, ritorno al cuore della Chiesa, per incontrare i giovani e condividere
con loro la vita in Gesù”. Il modo migliore di raggiungere questo scopo passa attraverso
la “rivitalizzazione della pastorale giovanile in tutti i Paesi dell’area affinché
diventi per i giovani la via maestra per incontrasi con il Dio della vita; per continuare
l’opera di costruzione di una nuova civiltà dell’amore”. Prima di congedarsi i partecipanti
hanno ricordato l’importanza di queste riflessioni e la necessità che si traducano
in “gesti concreti”. Si ribadisce poi la centralità della dimensione missionaria e
di servizio poiché sono riflesso del Risorto nella vita di ciascuno. E sarà proprio
questo spirito quello che dovrà guidare, conclude il messaggio, l’ultima fase preparatoria
del Terzo congresso latinoamericano di giovani che si svolgerà nel 2010 nella località
de Los Teques, in Venezuela. (L.B.)