2009-11-02 14:33:25

Rebibbia: aperta una ludoteca per facilitare l'incontro dei detenuti con i figli


Uno spazio accogliente dove i bambini possano incontrare, parlare e giocare assieme ai loro padri detenuti: è “Giocamando”, la ludoteca aperta presso il carcere di Rebibbia, realizzata dalla cooperativa sociale “Cecilia onlus” e finanziata dalla Regione Lazio. Non è la prima iniziativa di questo tipo della cooperativa “Cecilia onlus” che ha già dato vita ad altre due ludoteche, una nella parte femminile dello stesso carcere di Rebibbia ed una a Regina Coeli. Debora Donnini ha intervistato il responsabile del progetto, Luigi di Mauro.RealAudioMP3

R. - La ludoteca è uno spazio arredato per accogliere i detenuti e i familiari dei detenuti che vanno in visita. E’ arredata con giochi che vanno dai 0 ai 16 anni per consentire al genitore detenuto di stare in diretto rapporto con il figlio che si reca in visita e sviluppare quei rapporti affettivi e famigliari necessari a poter portare avanti il suo stato di detenzione.

 
D. - Da dove nasce l’idea di questa iniziativa?

 
R. - La nostra idea nasce su varie basi. Una è quella di garantire i diritti al bambino perché il bambino per accedere ai colloqui in carcere subisce perquisizioni, etc., quindi ha un impatto molto violento e negativo con la struttura e, poi, per garantire ai padri e alle madri il diritto alla genitorialità, quindi poter avere un rapporto più diretto con i propri figli. Questo, inoltre, serve anche come azione di prevenzione perché noi sappiamo - da ricerche che sono state effettuate - che molti di questi figli dei detenuti poi in età adolescenziale possono compiere reati e almeno il 30 per cento di questi lo fanno.

 
D. - Generalmente, invece, quando non ci sono queste ludoteche, questi spazi, come avvengono gli incontri dei genitori in carcere con i loro figli?

 
R. - Sono divisi da un bancone in muratura e molte volte anche sovrastato da pareti di vetro. Noi abbiamo messo dei divani, creato una “stanza delle affettività”. In questo caso specifico della ludoteca, a Rebibbia, noi prevediamo una volta a settimana anche uno psicoterapeuta con specializzazioni in dinamiche famigliari lì dove è necessario aiutare la famiglia a riallacciare i rapporti che, comunque, la detenzione rende problematici.







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