2009-11-02 14:09:59

Malaysia: sequestrate 15 mila bibbie per una controversia sul nome “Allah”


Oltre 15 mila bibbie sono state sequestrate dalla polizia malaysiana e non potranno raggiungere le chiese e le case dei fedeli. Sconcerto e stupore nella comunità cristiana. Le autorità - riferisce l'agenzia Fides - hanno confiscato le bibbie, stampate e provenienti dall’Indonesia, perché nella traduzione del testo esse contengono il termine “Allah” per riferirsi a Dio. Le bibbie erano destinate ai fedeli nella regione malaysiana di Sarawak e sono in lingua indonesiana, che è molto simile a quella malese. In entrambe la parola Dio viene tradotta con “Allah”. Su questa attribuzione esiste un conflitto fra il governo e le comunità cattoliche che, dopo diverse intimazioni, autorizzazioni e dietro-front, è approdato alle aule dei tribunali. I giudici malaysiani infatti dovranno decidere se è lecito per i cristiani utilizzare nelle loro pubblicazioni il termine “Allah” per indicare Dio. Gruppi musulmani sostengono che l’uso della parola “Allah” è appannaggio esclusivo dei musulmani e può riferirsi soltanto alla religione islamica; i cattolici ribattono che, in lingua malese, esiste solo il termine “Allah” per riferirsi a Dio. La Chiesa locale, intanto, ha deciso di adire il tribunale affermando che è incostituzionale applicare restrizioni linguistiche o di culto ai cristiani che si esprimono in lingua malese. Su oltre 26 milioni di abitanti, i musulmani in Malaysia sono il 47,7%, i cristiani l’8,3 dei quali 830 mila cattolici, accanto a induisti, a buddisti, e a fedeli di culti tradizionali. (A.M.)







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