I vescovi Usa: la riforma sanitaria protegga la vita dal concepimento alla morte
Negli Stati Uniti la riforma sanitaria dovrebbe salvare le vite, non distruggerle.
E’ quanto si legge nel messaggio realizzato dalla Conferenza episcopale statunitense
che è stato distribuito questo fine settimana in almeno 19 mila parrocchie del Paese.
Nel documento – ripreso dall’Osservatore Romano - si esorta a contattare senatori
e deputati perche possano impegnarsi nell’introdurre “una legislazione duratura contro
il finanziamento dell’aborto e a favore dell’obiezione di coscienza”. Una sana riforma
– spiegano i vescovi statunitensi – dovrebbe proteggere la vita e la dignità della
persona dal suo concepimento alla sua morte naturale. Tutti i progetti approvati in
commissione sono invece “gravemente insufficienti” in merito “alla questione dell’aborto
e dell’obiezione di coscienza”. Non forniscono, in particolare “un adeguato accesso
all’assistenza sanitaria agli immigrati e ai poveri”. I presuli degli Stati Uniti
si stanno preparando in questi giorni a discutere su diverse questioni etiche nella
prossima assemblea, che si terrà a Baltimora dal 16 al 19 novembre prossimi. (A.L.)