Rapimento di padre Sinnot: il governo filippino non pagherà il riscatto
Il governo filippino ha annunciato oggi che non pagherà alcun riscatto per la liberazione
del missionario irlandese Michael Sinnot, rapito l'11 ottobre nel sud del Paese. Ieri
era stato diffuso un video nel quale i rapitori richiedevano due milioni di euro.
Un portavoce del presidente, Cerge Remonde, ha parlato alla radio spiegando che si
sta facendo tutto il possibile per liberare padre Sinnot, 79enne e in precarie condizioni
di salute. Remonde ha aggiunto che l'esercito e il Movimento Islamico di liberazione
(Milf), stanno cooperando per assicurare il rilascio del sacerdote. Le autorità militari
non hanno rivelato l'identità o l’affiliazione politica dei rapitori, ma hanno fatto
pubblicare gli identikit di tre sospetti, tutti i filippini di età compresa tra i
22 e i 35 anni di età. (V.V.)