Medio Oriente: ancora stallo nei negoziati tra israeliani e palestinesi
Dopo aver fatto tappa ad Abu Dhabi e Gerusalemme. Il segretario di Stato Usa, Hillary
Clinton, è giunta questa mattina a Marrakesh, in Marocco, per proseguire il suo giro
di visite per il rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi. Il capo
della diplomazia statunitense, che domani e martedì incontrerà i suoi omologhi arabi
nella sesta edizione del Forum per il Futuro, è reduce da una serie d’incontri con
il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, e con il premier israeliano,
Benyamin Netanyahu, che non hanno sbloccato il nodo della ripresa dei negoziati. I
particolari nel servizio di Marco Guerra:
“Niente di
nuovo”, così il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha commentato
l’esito del nuovo giro di colloqui che doveva far ripartire il tavolo negoziale tra
le parti. Il nodo ancora tutto da sciogliere resta il congelamento degli insediamenti
ebraici in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Condizione indispensabile per riaprire
le trattative stando allo stesso Abu Mazen; “pretesto che non aiuta la pace” secondo
il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Anche le pressioni statunitensi si sono
spostate sulle autorità palestinesi perché rinuncino a questa condizione preventiva
ma non c’è stato nulla da fare: “La signora Clinton ci ha domandato di riprendere
i negoziati sulla base di un'intesa che non prevede l'arresto totale della colonizzazione,
ma il presidente Abu Mazen l'ha informata del suo rifiuto assoluto”, ha riferito a
colloquio concluso il capo negoziatore dell'Anp. Dal canto suo il premier israeliano
Netanyahu si è invece detto pronto a concedere un “contenimento” delle colonie che
l'amministrazione Obama - dopo aver spinto per uno stop totale - sembra ritenere oggi
sufficiente, e ha evidenziato che in 14 anni di negoziati il congelamento “non era
mai stato precondizione per l'inizio” dei colloqui. Secondo la stampa israeliana,
per uscire da questo impasse Washington potrebbe offrire un impegno implicito di Israele
su una moratoria degli insediamenti. Ma Abu Mazen ha bisogno proprio d'impegni pubblici
da presentare ai palestinesi in vista delle elezioni di gennaio da lui stesso convocate.
Iran In
Iran cresce la preoccupazione per la sorte di Mahmoud Vahidnia, lo studente, "campione"
di matematica, che mercoledì scorso ha criticato l'Ayatollah Ali Khamenei in un discorso
in sua presenza nell'aula magna dell'Università di Teheran. Secondo alcuni siti web
del movimento studentesco, il giovane sarebbe da giovedì sera sotto custodia delle
Guardie rivoluzionarie. Un sito conservatore pubblica invece una presunta intervista
in cui Vahidnia dice di stare bene ma di non voler parlare con i media. Intanto, su
una testata online vicina all’opposizione è stato denunciato l’arresto di un giornalista
responsabile per l'informazione del partito riformista Mosharekat. Con questo arresto
salirebbero a 34 i membri del Mosharekat, il maggiore raggruppamento riformista dell'Iran,
che sono in carcere.
Iraq Ennesima giornata segnata dalle violenze
in Iraq. Cinque persone hanno perso la vita e circa 37 sono rimaste ferite per lo
scoppio di una bomba nascosta in una bicicletta in un mercato della cittadina di Mussayeb,
circa 50 chilometri a Sud di Baghdad. Quasi contemporaneamente un'altra autobomba
è esplosa nella città di Ramadi, davanti al quartier generale della polizia, uccidendo
tre persone, tra cui un poliziotto e una donna, e ferendo cinque agenti.
Pakistan Almeno
sette miliziani integralisti sono stati uccisi questa mattina nei combattimenti che
vedono impegnato l’esercito pakistano contro le roccaforti dei talebani nel sud Waziristan.
Mentre nel distretto di Khyber, altra area sotto il controllo dei ribelli, i talebani
hanno distrutto un istituto scolastico femminile, l’ultimo di una dura campagna contro
l’educazione moderna che ha portato alla distruzione di centinaia di scuole in tutto
il Paese.
Russia incidente aereo Sciagura aerea in Russia, dove un
cargo del Ministero dell'Interno si è schiantato oggi nella Iacuzia, nell'estremo
oriente del Paese, provocando la morte di 11 persone. In Russia gli incidenti aerei
sono molto frequenti. Gli esperti indicano tra le cause il fatto che si tratti di
una flotta vecchia, con strumentazioni di terra superate ed una manutenzione insufficiente.
Russia:
test missile nucleare Un sottomarino atomico russo ha effettuato con successo
il lancio di un missile balistico intercontinentale nel mare di Barentz. Lo ha annunciato
con un comunicato il Ministero della Difesa di Mosca, precisando che ''le testate
hanno raggiunto l'obiettivo prestabilito nei tempi previsti''.
Italia: arresto
di un camorrista Duro colpo alla criminalità organizzata in Italia. I Carabinieri
di Castello di Cisterna hanno arrestato in un casale in provincia di Avellino Pasquale
Russo, capo dell'omonimo clan camorristico, latitante dal maggio 1993 ed inserito
nella lista dei 10 ricercati più pericolosi. Con lui è stato sorpreso il fratello
Carmine, 47 anni, a sua volta latitante dal 2007. Mentre ieri è stata la volta di
Salvatore, il terzo fratello, il più piccolo della famiglia.
Italia: suicidio
di una brigatista La neobrigatista Diana Blefari Melazzi è morta suicida nel
carcere di Rebibbia a Roma. La donna si è uccisa ieri sera impiccandosi nella propria
cella. La Blefari stava scontando l’ergastolo per concorso nell'omicidio del giuslavorista
Marco Biagi, avvenuto a Bologna nel 2002. Pena confermata in Cassazione lo scorso
27 ottobre.
Stati Uniti Sgomento negli Stati Uniti per la macabra
scoperta degli agenti di Cleveland in Ohio, che nella casa di uno stupratore arrestato
ieri hanno rinvenuto i resti di almeno sei corpi in avanzato stato di decomposizione.
L’uomo era già stato condannato nel 1989 per stupro ed aveva trascorso 15 anni in
carcere, dal 1990 al 2005. Nessuno dei cadaveri è stato ancora identificato dalla
polizia. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 305
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