La Lev pubblica un libro di don Giuseppe Costa sul rapporto fra religione e mass-media
“Editoria, Media e Religione” è il titolo del volume dedicato al tema del rapporto
fra religione e mass-media e appena pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana (Lev).
L’ha curato don Giuseppe Costa, direttore della Lev, avvalendosi anche dei
contributi di un gruppo di specialisti fra i quali Salvatore Claudio Sgroi, Crispino
Valenziano, Giovanna Ioli, Ferdinando Castelli, Angelo Paoluzi, Giovanni Chiaramonte,
Marcello Filotei, Carlo Tagliabue. Sergio Centofanti ha chiesto allo stesso
don Costa quale sia l’obiettivo di questa opera: R.
– Vuole esplorare il tipo di rapporto esistente fra la produzione editoriale dei vari
editori nel corso della storia del libro stesso e il rapporto con gli altri media
quali il cinema, la televisione, il teatro, la radio e così via. Vuole esplorare anche
il rapporto esistente tra alcuni elementi essenziali della comunicazione come la fotografia
e la musica. D. – Quali caratteristiche deve avere chi fa informazione
religiosa? R. – Il messaggio religioso anzitutto va conosciuto
nella sua complessità, sostanza e natura. Per questo motivo il libro è preceduto da
un contributo del professor Salvatore Claudio Sgroi che è un glottologo, uno studioso
della lingua e dei linguaggi, dove il professore analizza lo specifico del linguaggio
religioso. Dopo questo capitolo di apertura vengono affrontati gli altri aspetti del
rapporto tra religione e mass-media in genere. Chi si occupa di religione nell’informazione
deve, ovviamente, conoscere la religione. Ma una volta che si conosce bene la religione
va conosciuto bene anche lo strumento: l’editoria ha delle regole, così come il fare
fotografia, il fare teatro, il fare letteratura, il fare cinema, comportano un’osservanza
di norme che rafforzano la professionalità e lo specifico dello strumento che si vuole
usare. Ancora una volta è la competenza che paga e che dà il risultato: un buon professionista
deve conoscere sia lo strumento sia ciò che vuole trasmettere.