2009-10-30 15:12:09

Nucleare: no dell’Iran a un punto chiave dell’accordo sul nucleare


L'Iran, al di là delle concilianti parole del suo presidente Mahmud Ahmadinejad, ha in realtà respinto l'idea di trasferire all'estero la gran parte delle sue riserve di uranio per il processo di arricchimento, punto centrale dell'accordo sul nucleare proposto dall'Aiea e ufficialmente approvato la settimana scorsa da Usa, Russia e Francia. Lo scrive il "New York Times" nella sua edizione online citando “diplomatici in Europa e funzionari americani” che sono stati messi al corrente dei contenuti della risposta iraniana all'Aiea. Ieri, il presidente Ahmadinejad ha detto che l'Iran era “pronto a cooperare” con l'Occidente. Da parte sua, la Francia chiede all'Iran di fornire una “risposta formale” al progetto di accordo per la cooperazione nucleare proposto dall'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Lo ha riferito oggi il ministero degli Esteri francese, Bernard Kouchner, precisando che fino ad ora Teheran ha risposto solo “oralmente”. Il quotidiano americano rivela che i dirigenti iraniani hanno rifiutato il trasferimento dei tre quarti dell'uranio a basso arricchimento detenuto dall'Iran.

Pakistan - attentati
Una scuola e una clinica pachistane sono state fatte esplodere da alcuni estremisti armati, senza fare vittime. La scuola statale si trovava ad Hangu, città principale dell'omonimo distretto, ed era riservata ai ragazzi. L’incessante timore degli attentati ha fatto innalzare l’allarme sicurezza anche a Karachi, (capitale economica e città più popolosa del Pakistan). Oltre 250 i sospetti arrestati nelle diverse zone intorno a Karachi. Secondo il Times, il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si trovava a poche ore di distanza da Peshawar quando mercoledì scorso un'autobomba è esplosa nei pressi di un affollato mercato di Peepal Mandi, nel Pakistan nord-occidentale. Secondo la polizia ci sono state oltre 100 vittime, tra le quali molte donne e 11 bambini. Nonostante le continue minacce dei talebani, Hillary Clinton sembra determinata nel confermare ai pachistani “l'appoggio” di Washington nella lotta al terrorismo.

Afghanistan
Almeno otto civili, tra i quali una donna, sono rimasti uccisi dall'esplosione di una mina artigianale nella provincia orientale di Nangarhar, in Afghanistan. L'ordigno è esploso distruggendo un veicolo di civili diretto a Jalalabad, capoluogo della provincia. Non c'è stata rivendicazione dell'attentato, la cui modalità però è tipica dei miliziani talebani. Un'altra mina artigianale è esplosa nella provincia di Kunar, facendo un morto ed un ferito.

Disoccupazione - Eurozona
Ancora in crescita il tasso di disoccupazione nei Paesi dell'area dell'Euro: in settembre è stato del 9,7% contro il 9,6% di agosto e il 7,7% di un anno fa. Lo rende noto Eurostat sottolineando che si tratta del tasso più elevato dal gennaio 1999. Nell'Ue-27 il tasso è stato del 9,2% contro il 9,1% di agosto e il 7,1% di un anno fa. In questo caso di tratta del tasso più elevato dal gennaio 2000. Secondo le stime Eurostat, in settembre i disoccupati nell'Ue erano 22 milioni e123 mila di cui 15 milioni e 324 mila nella zona dell'euro. L'Italia, per il quale il rapporto Eurostat fa risalire gli ultimi dati al giugno 2009, mostra un tasso del 7,4% che la rende una delle nazioni, assieme alla Germania, con il più basso livello di disoccupazione su base annua (il dato era al 6,8% 12 mesi fa). Desta particolare allarme l'aumento dei senza lavoro fra chi ha meno di 25 anni, dove la percentuale dei disoccupati ha ormai superato il 20%, mentre nel 2008 era attestata intorno al 15,8%.

Influenza A
Il governatore dello Stato di New York, David Paterson, ha dichiarato lo stato d'emergenza per l'influenza A: una misura tecnica che consentirà a un numero maggiore di personale medico di ricevere e somministrare il vaccino. In Italia, solo negli ultimi giorni, ci sono stati 5 decessi. Si tratta però di persone il cui quadro clinico era già compromesso. Il vice ministro per la Salute, Ferruccio Fazio, ha affermato stamane che “il virus dell'influenza A è dieci volte meno aggressivo dell'influenza stagionale”: sino ad oggi ha fatto undici morti su 400 mila casi stimati, mentre lo scorso anno la stagionale ha fatto 8 mila morti su 4 milioni di casi”. Fazio ha annunciato anche che i 350 atleti olimpici e paraolimpici che parteciperanno ai giochi invernali di Vancouver 2010 saranno tutti vaccinati contro l'influenza A. In ogni caso, nel Lazio, in una settimana i contagi sono raddoppiati. Luca Collodi ha intervistato il prof. Aldo Morrone, direttore generale dell’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e il Contrasto delle Malattie della Povertà (Inmp) dell’Ospedale San Gallicano di Roma:RealAudioMP3

R. – Il virus si trasmette con una certa facilità da soggetto a soggetto, ma le manifestazioni cliniche dell’influenza sono addirittura più benigne della normale influenza che noi viviamo tutti gli anni durante il periodo invernale.
 
D. – Prof. Morrone, che differenza c’è tra questa influenza e l’influenza normale che noi in questo periodo, sotto Natale, "prendiamo" usualmente?
 
R. – È il tipo di virus che cambia e questa influenza è caratterizzata da una condizione particolare. Sicuramente negli ultimi anni questo virus non era presente e questo è il motivo per cui viene consigliata la vaccinazione, soprattutto delle persone giovani, oltre alle persone che ovviamente lavorano negli ospedali o in situazioni di emergenza.
 
D. – Abbiamo detto che questa nuova Influenza A non è particolarmente pericolosa per l’uomo. Anche l’informazione non sempre è stata chiara al riguardo...
 
R. – Debbo dire che si è peccato forse di allarmismo e di sensazionalismo. In realtà, le istituzioni preposte alla tutela della salute dei cittadini italiani hanno sempre sottolineato la benignità di questa sindrome influenzale, che ha un rischio, quello di diffondersi più facilmente rispetto ad altre pandemie influenzali. Tuttavia, ha anche il vantaggio di essere accompagnata da una sintomatologia che nella stragrande maggioranza dei casi guarisce spontaneamente, senza neanche l’intervento di agenti farmaceutici. (Montaggio a cura di Maria Brigini)
 
Grecia - attentato
In Grecia il sedicente gruppo “Organizzazione per l’Autodifesa Proletaria Popolare” ha rivendicato l’attacco compiuto stamani davanti alla residenza di un’europarlamentare. Un ordigno è esploso davanti alla residenza privata dell'europarlamentare Marietta Giannakou, esponente del Partito di opposizione "Nuova Democrazia" ed ex ministro dell'Istruzione. La deflagrazione, fortunatamente, non ha provocato vittime. Nei giorni scorsi un altro attacco, compiuto contro la sede di un commissariato di polizia e rivendicato dallo stesso gruppo responsabile dell’azione odierna, aveva provocato il ferimento di almeno sei persone. Il partito di estrema sinistra “Syriza” ha lanciato, intanto, la proposta di “una grande manifestazione popolare contro il terrorismo” da promuovere insieme con sindacati e organizzazioni sociali e di categoria.

Polonia - Germania
La capitale della Polonia sarà la prima tappa che Guido Westerwelle effettuerà nelle vesti di neo ministro degli Esteri tedesco. “Ho il piacere di annunciare che sabato Varsavia sarà la prima capitale dove il nuovo ministro degli esteri tedesco verrà nella veste di ministro”, ha così dichiarato Radoslaw Sikorsi, ministro degli Affari Esteri polacco, all'agenzia polacca "Pap" a margine ai lavori del Consiglio europeo di Bruxelles. "La Germania, attaccando la Polonia, scatenò la Seconda guerra mondiale e l’Olocausto, la pagina più buia della Storia europea - affermò tempo fa la cancelliera Merkel in occasione del 70.mo anniversario dello scoppio della Seconda guerra mondiale - qui, a Danzica, io, cancelliera tedesca m’inchino ai sessanta e oltre milioni di morti, penso a tutti i polacchi e a tutti gli europei cui i tedeschi inflissero anni di dolori indicibili, lutti e umiliazioni".

Kosovo - immigrazione
Sono sei i corpi recuperati finora nel fiume Tisa, in territorio kosovaro al confine tra Serbia e Ungheria, dove due settimane fa è affondata un’imbarcazione con a bordo tra 15 e 20 migranti kosovari che cercavano di passare illegalmente in Ungheria, e quindi nell'Unione Europea. Come riferiscono oggi i media di Pristina, il sesto cadavere è stato rinvenuto da alcuni pescatori in un tratto del fiume tra le località di Zrenjanin e Novi Becej, in territorio serbo. Secondo i giornali, un giovane sopravvissuto alla sciagura sarebbe stato arrestato in Austria, dove aveva cercato di entrare illegalmente. Si tratta, sempre secondo i media kosovari, della quarta persona sopravvissuta all'incidente avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 ottobre scorsi. Secondo quando dichiarato da uno di tali sopravvissuti, tale Agron Rama arrestato dalle autorità ungheresi, a bordo della barca affondata si trovavano 18 migranti irregolari kosovari.

Croazia
Il vicepremier e ministro dell'Economia croato, Damir Polancec, si è dimesso oggi in conseguenza delle critiche e dei sospetti di corruzione avanzati dalla stampa e dall'opposizione, in base ai quali Polancec sarebbe stato implicato in un’operazione finanziaria illecita che coinvolge la maggiore società agroalimentare in Croazia, la Podravka con base a Koprivnica. La settimana scorsa quattro membri della direzione di tale società erano stati messi in stato di fermo perchè sospettati di aver tentato, con i fondi della Podravka e tramite conti prestanome o di favore, di acquistare a proprio titolo il pacchetto di controllo delle azioni della società di cui erano dirigenti. La procura nazionale croata li ritiene responsabili di un danno alla Podravka di circa 34 milioni di euro, di abuso d'ufficio, falso in bilancio e di associazione a fini criminali. Secondo la stampa il vicepremier, che in passato era anch'esso uno dei dirigenti della Podravka e che ha mantenuto legami stretti con la società, doveva essere al corrente delle operazioni di manipolazione con le azioni. Secondo altre fonti Polancec avrebbe personalmente dato il via libera all'operazione. Per ora non ci sono prove ufficiali che dimostrerebbero il suo coinvolgimento. Nel pomeriggio Polancec incontrerà i giornalisti.

Congo - violenze
Almeno 47 poliziotti che stavano cercando di sedare scontri nel nord della Repubblica Democratica del Congo sono stati uccisi da gruppi di civili armati. Lo rende noto "Radio Okapi", emittente locale finanziata dall'Onu. Sono morti anche diversi abitanti del villaggio di Dongo, nella provincia dell'Equatore, coinvolto in scontri con abitanti di diversi gruppi etnici dei villaggi vicini. Le violenze si susseguono da mesi e non hanno legami con gli scontri della zona est del Paese. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 303
 
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