Nucleare: no dell’Iran a un punto chiave dell’accordo sul nucleare
L'Iran, al di là delle concilianti parole del suo presidente Mahmud Ahmadinejad, ha
in realtà respinto l'idea di trasferire all'estero la gran parte delle sue riserve
di uranio per il processo di arricchimento, punto centrale dell'accordo sul nucleare
proposto dall'Aiea e ufficialmente approvato la settimana scorsa da Usa, Russia e
Francia. Lo scrive il "New York Times" nella sua edizione online citando “diplomatici
in Europa e funzionari americani” che sono stati messi al corrente dei contenuti della
risposta iraniana all'Aiea. Ieri, il presidente Ahmadinejad ha detto che l'Iran era
“pronto a cooperare” con l'Occidente. Da parte sua, la Francia chiede all'Iran di
fornire una “risposta formale” al progetto di accordo per la cooperazione nucleare
proposto dall'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Lo ha riferito
oggi il ministero degli Esteri francese, Bernard Kouchner, precisando che fino ad
ora Teheran ha risposto solo “oralmente”. Il quotidiano americano rivela che i dirigenti
iraniani hanno rifiutato il trasferimento dei tre quarti dell'uranio a basso arricchimento
detenuto dall'Iran.
Pakistan - attentati Una scuola e una clinica
pachistane sono state fatte esplodere da alcuni estremisti armati, senza fare vittime.
La scuola statale si trovava ad Hangu, città principale dell'omonimo distretto, ed
era riservata ai ragazzi. L’incessante timore degli attentati ha fatto innalzare l’allarme
sicurezza anche a Karachi, (capitale economica e città più popolosa del Pakistan).
Oltre 250 i sospetti arrestati nelle diverse zone intorno a Karachi. Secondo il Times,
il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si trovava a poche ore di distanza
da Peshawar quando mercoledì scorso un'autobomba è esplosa nei pressi di un affollato
mercato di Peepal Mandi, nel Pakistan nord-occidentale. Secondo la polizia ci sono
state oltre 100 vittime, tra le quali molte donne e 11 bambini. Nonostante le continue
minacce dei talebani, Hillary Clinton sembra determinata nel confermare ai pachistani
“l'appoggio” di Washington nella lotta al terrorismo.
Afghanistan Almeno
otto civili, tra i quali una donna, sono rimasti uccisi dall'esplosione di una mina
artigianale nella provincia orientale di Nangarhar, in Afghanistan. L'ordigno è esploso
distruggendo un veicolo di civili diretto a Jalalabad, capoluogo della provincia.
Non c'è stata rivendicazione dell'attentato, la cui modalità però è tipica dei miliziani
talebani. Un'altra mina artigianale è esplosa nella provincia di Kunar, facendo un
morto ed un ferito.
Disoccupazione - Eurozona Ancora in crescita
il tasso di disoccupazione nei Paesi dell'area dell'Euro: in settembre è stato del
9,7% contro il 9,6% di agosto e il 7,7% di un anno fa. Lo rende noto Eurostat sottolineando
che si tratta del tasso più elevato dal gennaio 1999. Nell'Ue-27 il tasso è stato
del 9,2% contro il 9,1% di agosto e il 7,1% di un anno fa. In questo caso di tratta
del tasso più elevato dal gennaio 2000. Secondo le stime Eurostat, in settembre i
disoccupati nell'Ue erano 22 milioni e123 mila di cui 15 milioni e 324 mila nella
zona dell'euro. L'Italia, per il quale il rapporto Eurostat fa risalire gli ultimi
dati al giugno 2009, mostra un tasso del 7,4% che la rende una delle nazioni, assieme
alla Germania, con il più basso livello di disoccupazione su base annua (il dato era
al 6,8% 12 mesi fa). Desta particolare allarme l'aumento dei senza lavoro fra chi
ha meno di 25 anni, dove la percentuale dei disoccupati ha ormai superato il 20%,
mentre nel 2008 era attestata intorno al 15,8%.
Influenza A Il governatore
dello Stato di New York, David Paterson, ha dichiarato lo stato d'emergenza per l'influenza
A: una misura tecnica che consentirà a un numero maggiore di personale medico di ricevere
e somministrare il vaccino. In Italia, solo negli ultimi giorni, ci sono stati 5 decessi.
Si tratta però di persone il cui quadro clinico era già compromesso. Il vice ministro
per la Salute, Ferruccio Fazio, ha affermato stamane che “il virus dell'influenza
A è dieci volte meno aggressivo dell'influenza stagionale”: sino ad oggi ha fatto
undici morti su 400 mila casi stimati, mentre lo scorso anno la stagionale ha fatto
8 mila morti su 4 milioni di casi”. Fazio ha annunciato anche che i 350 atleti olimpici
e paraolimpici che parteciperanno ai giochi invernali di Vancouver 2010 saranno tutti
vaccinati contro l'influenza A. In ogni caso, nel Lazio, in una settimana i contagi
sono raddoppiati. Luca Collodi ha intervistato il prof. Aldo Morrone,
direttore generale dell’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni
Migranti e il Contrasto delle Malattie della Povertà (Inmp) dell’Ospedale San Gallicano
di Roma:
R. – Il virus
si trasmette con una certa facilità da soggetto a soggetto, ma le manifestazioni cliniche
dell’influenza sono addirittura più benigne della normale influenza che noi viviamo
tutti gli anni durante il periodo invernale. D. – Prof. Morrone,
che differenza c’è tra questa influenza e l’influenza normale che noi in questo periodo,
sotto Natale, "prendiamo" usualmente? R. – È il tipo di virus
che cambia e questa influenza è caratterizzata da una condizione particolare. Sicuramente
negli ultimi anni questo virus non era presente e questo è il motivo per cui viene
consigliata la vaccinazione, soprattutto delle persone giovani, oltre alle persone
che ovviamente lavorano negli ospedali o in situazioni di emergenza. D.
– Abbiamo detto che questa nuova Influenza A non è particolarmente pericolosa per
l’uomo. Anche l’informazione non sempre è stata chiara al riguardo... R.
– Debbo dire che si è peccato forse di allarmismo e di sensazionalismo. In realtà,
le istituzioni preposte alla tutela della salute dei cittadini italiani hanno sempre
sottolineato la benignità di questa sindrome influenzale, che ha un rischio, quello
di diffondersi più facilmente rispetto ad altre pandemie influenzali. Tuttavia, ha
anche il vantaggio di essere accompagnata da una sintomatologia che nella stragrande
maggioranza dei casi guarisce spontaneamente, senza neanche l’intervento di agenti
farmaceutici. (Montaggio a cura di Maria Brigini) Grecia
- attentato In Grecia il sedicente gruppo “Organizzazione per l’Autodifesa
Proletaria Popolare” ha rivendicato l’attacco compiuto stamani davanti alla residenza
di un’europarlamentare. Un ordigno è esploso davanti alla residenza privata dell'europarlamentare
Marietta Giannakou, esponente del Partito di opposizione "Nuova Democrazia" ed ex
ministro dell'Istruzione. La deflagrazione, fortunatamente, non ha provocato vittime.
Nei giorni scorsi un altro attacco, compiuto contro la sede di un commissariato di
polizia e rivendicato dallo stesso gruppo responsabile dell’azione odierna, aveva
provocato il ferimento di almeno sei persone. Il partito di estrema sinistra “Syriza”
ha lanciato, intanto, la proposta di “una grande manifestazione popolare contro il
terrorismo” da promuovere insieme con sindacati e organizzazioni sociali e di categoria.
Polonia
- Germania La capitale della Polonia sarà la prima tappa che Guido Westerwelle
effettuerà nelle vesti di neo ministro degli Esteri tedesco. “Ho il piacere di annunciare
che sabato Varsavia sarà la prima capitale dove il nuovo ministro degli esteri tedesco
verrà nella veste di ministro”, ha così dichiarato Radoslaw Sikorsi, ministro degli
Affari Esteri polacco, all'agenzia polacca "Pap" a margine ai lavori del Consiglio
europeo di Bruxelles. "La Germania, attaccando la Polonia, scatenò la Seconda guerra
mondiale e l’Olocausto, la pagina più buia della Storia europea - affermò tempo fa
la cancelliera Merkel in occasione del 70.mo anniversario dello scoppio della Seconda
guerra mondiale - qui, a Danzica, io, cancelliera tedesca m’inchino ai sessanta e
oltre milioni di morti, penso a tutti i polacchi e a tutti gli europei cui i tedeschi
inflissero anni di dolori indicibili, lutti e umiliazioni".
Kosovo - immigrazione Sono
sei i corpi recuperati finora nel fiume Tisa, in territorio kosovaro al confine tra
Serbia e Ungheria, dove due settimane fa è affondata un’imbarcazione con a bordo tra
15 e 20 migranti kosovari che cercavano di passare illegalmente in Ungheria, e quindi
nell'Unione Europea. Come riferiscono oggi i media di Pristina, il sesto cadavere
è stato rinvenuto da alcuni pescatori in un tratto del fiume tra le località di Zrenjanin
e Novi Becej, in territorio serbo. Secondo i giornali, un giovane sopravvissuto alla
sciagura sarebbe stato arrestato in Austria, dove aveva cercato di entrare illegalmente.
Si tratta, sempre secondo i media kosovari, della quarta persona sopravvissuta all'incidente
avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 ottobre scorsi. Secondo quando dichiarato da
uno di tali sopravvissuti, tale Agron Rama arrestato dalle autorità ungheresi, a bordo
della barca affondata si trovavano 18 migranti irregolari kosovari.
Croazia Il
vicepremier e ministro dell'Economia croato, Damir Polancec, si è dimesso oggi in
conseguenza delle critiche e dei sospetti di corruzione avanzati dalla stampa e dall'opposizione,
in base ai quali Polancec sarebbe stato implicato in un’operazione finanziaria illecita
che coinvolge la maggiore società agroalimentare in Croazia, la Podravka con base
a Koprivnica. La settimana scorsa quattro membri della direzione di tale società erano
stati messi in stato di fermo perchè sospettati di aver tentato, con i fondi della
Podravka e tramite conti prestanome o di favore, di acquistare a proprio titolo il
pacchetto di controllo delle azioni della società di cui erano dirigenti. La procura
nazionale croata li ritiene responsabili di un danno alla Podravka di circa 34 milioni
di euro, di abuso d'ufficio, falso in bilancio e di associazione a fini criminali.
Secondo la stampa il vicepremier, che in passato era anch'esso uno dei dirigenti della
Podravka e che ha mantenuto legami stretti con la società, doveva essere al corrente
delle operazioni di manipolazione con le azioni. Secondo altre fonti Polancec avrebbe
personalmente dato il via libera all'operazione. Per ora non ci sono prove ufficiali
che dimostrerebbero il suo coinvolgimento. Nel pomeriggio Polancec incontrerà i giornalisti.
Congo
- violenze Almeno 47 poliziotti che stavano cercando di sedare scontri nel
nord della Repubblica Democratica del Congo sono stati uccisi da gruppi di civili
armati. Lo rende noto "Radio Okapi", emittente locale finanziata dall'Onu. Sono morti
anche diversi abitanti del villaggio di Dongo, nella provincia dell'Equatore, coinvolto
in scontri con abitanti di diversi gruppi etnici dei villaggi vicini. Le violenze
si susseguono da mesi e non hanno legami con gli scontri della zona est del Paese.
(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 303 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.