2009-10-30 16:00:22

In Italia i sopravvissuti al disastro ecologico di Bhopal


Il 2 dicembre 1984, a Bhopal, in India, da uno stabilimento di produzione di pesticidi fuoriuscirono migliaia di tonnellate di sostanze chimiche tossiche. La fuga uccise 25mila persone, la metà nei giorni appena successivi all’incidente e gli altri nei 20 anni seguenti. Furono mezzo milione le persone esposte ai gas, la maggior parte dei quali viveva in condizioni di povertà intorno alla fabbrica. A causa dei problemi di salute, in migliaia hanno perso il lavoro o la capacità di guadagnare denaro, diventando ancora più poveri. Venticinque anni dopo i sopravvissuti arrivano in Italia per raccontare (e ricordare) la tragedia. E’ il “Bhopal bus tour” promosso dalla sezione italiana di Amnesty International e Greenpeace Italia, una serie di manifestazioni, iniziative e incontri pubblici a Roma, Parma e Milano dal 2 al 6 novembre. Bhopal – denuncia Amnesty – è “un caso emblematico nel contesto della responsabilità delle aziende. E’ un triste esempio di come la legge protegga le imprese potenti ma spesso abbandoni a se stesse le persone che vivono in povertà”. Sono passati 25 anni da allora, ma di bonifica dell’area nemmeno l’ombra: il sito della fabbrica non è ancora stato decontaminato e così anche il terreno circostante e le falde acquifere. Lo stesso vale per gli accertamenti: nessuna inchiesta è stata aperta sull’incidente e sulle sue conseguenze. Eppure più di 100.000 persone continuano a soffrire di disturbi respiratori, malformazioni genetiche, cancro, ansia e depressione. I sopravvissuti aspettano ancora un risarcimento. Le misure prese dal governo indiano per avviare una riabilitazione (sia dal punto di vista medico sia da quello socio-economico) non sono bastate. I delegati del tour saranno a Roma il 5 novembre, alle ore 17, per partecipare a un convegno nell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi Roma Tre sulla “responsabilità delle imprese per l'impatto delle loro attività in India, Nigeria e Italia”. La mattina del 6 novembre manifesteranno davanti all’Ambasciata indiana per la consegna di 10.000 petizioni a sostegno della richiesta di giustizia per le vittime di Bhopal e nel pomeriggio saranno a Piazza della Repubblica per incontrare i romani. (V.F.)







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