In Italia i sopravvissuti al disastro ecologico di Bhopal
Il 2 dicembre 1984, a Bhopal, in India, da uno stabilimento di produzione di pesticidi
fuoriuscirono migliaia di tonnellate di sostanze chimiche tossiche. La fuga uccise
25mila persone, la metà nei giorni appena successivi all’incidente e gli altri nei
20 anni seguenti. Furono mezzo milione le persone esposte ai gas, la maggior parte
dei quali viveva in condizioni di povertà intorno alla fabbrica. A causa dei problemi
di salute, in migliaia hanno perso il lavoro o la capacità di guadagnare denaro, diventando
ancora più poveri. Venticinque anni dopo i sopravvissuti arrivano in Italia per raccontare
(e ricordare) la tragedia. E’ il “Bhopal bus tour” promosso dalla sezione italiana
di Amnesty International e Greenpeace Italia, una serie di manifestazioni, iniziative
e incontri pubblici a Roma, Parma e Milano dal 2 al 6 novembre. Bhopal – denuncia
Amnesty – è “un caso emblematico nel contesto della responsabilità delle aziende.
E’ un triste esempio di come la legge protegga le imprese potenti ma spesso abbandoni
a se stesse le persone che vivono in povertà”. Sono passati 25 anni da allora, ma
di bonifica dell’area nemmeno l’ombra: il sito della fabbrica non è ancora stato decontaminato
e così anche il terreno circostante e le falde acquifere. Lo stesso vale per gli accertamenti:
nessuna inchiesta è stata aperta sull’incidente e sulle sue conseguenze. Eppure più
di 100.000 persone continuano a soffrire di disturbi respiratori, malformazioni genetiche,
cancro, ansia e depressione. I sopravvissuti aspettano ancora un risarcimento. Le
misure prese dal governo indiano per avviare una riabilitazione (sia dal punto di
vista medico sia da quello socio-economico) non sono bastate. I delegati del tour
saranno a Roma il 5 novembre, alle ore 17, per partecipare a un convegno nell’Aula
Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi Roma Tre sulla “responsabilità
delle imprese per l'impatto delle loro attività in India, Nigeria e Italia”. La mattina
del 6 novembre manifesteranno davanti all’Ambasciata indiana per la consegna di 10.000
petizioni a sostegno della richiesta di giustizia per le vittime di Bhopal e nel pomeriggio
saranno a Piazza della Repubblica per incontrare i romani. (V.F.)