2009-10-29 14:56:48

Verso la cooperazione governo-ribelli per liberare padre Sinnot rapito nelle Filippine


Nelle Filippine, sono in corso trattative tra rappresentanti del governo e del Fronte Moro di liberazione islamica (Milf) per cooperare nelle ricerche di padre Michael Sinnott, il missionario di San Colombano, 78 anni di origine irlandese, rapito lo scorso 11 Ottobre a Pagadian, nel sud del Paese. Lo riferisce l’agenzia Misna. “Continuo a pregare i sequestratori perché considerino l’età del nostro confratello e le sue precarie condizioni di salute” - ha dichiarato padre Patrick O’Donoghue, superiore regionale della comunità di San Colombano - smentendo anche qualunque contatto diretto con i rapitori. “Non siamo in trattativa con nessuno – ha proseguito – ci affidiamo alle autorità e alla compassione di chi ha portato via padre Michael”. Preoccupazioni fatte proprie dalla comunità islamica filippina che in un comunicato firmato dalla Conferenza nazionale degli ulema e dal Consiglio per l’islam e la democrazia ha chiesto l’immediato rilascio del missionario. Secondo alcune fonti riportate dalla Conferenza episcopale delle Filippine padre Michael avrebbe ricevuto le medicine di cui ha bisogno e si troverebbe in una remota area a Lanao del Norte. Intanto ieri i confratelli di padre Sinnot hanno vissuto una speciale Giornata di digiuno e preghiera per implorare da Dio la sua liberazione. In tutto il mondo, nelle case, nei conventi, nelle parrocchie, nelle scuole e negli istituti dove operano a livello pastorale i missionari di San Colombano, sono state organizzate speciali Veglie di preghiera che hanno registrato una massiccia partecipazione di religiosi e laici. (R.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.