Si profilano importanti passi nei negoziati tra Iran e comunità internazionale sulla
controversa questione nucleare iraniana: il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad
ha dato il via libera allo scambio di combustibile e alla cooperazione con l’Occidente.
Le autorità di Teheran hanno anche consegnato all’Agenzia internazionale per l’energia
atomica (Aiea) la risposta ufficiale alla proposta di arricchimento all’estero dell’uranio.
Il servizio di Amedeo Lomonaco: 00:01:21:62 Nella risposta l’Iran chiede
“importanti emendamenti tecnici ed economici”. Il rappresentante iraniano all’Aiea
ha aggiunto che l’Iran chiede l’accoglimento dei cambiamenti richiesti prima di dar
seguito all’accordo. Il combustibile nucleare, cioè l’uranio arricchito, è il nodo
da sciogliere: se l’uranio viene arricchito al 5% può essere usato solo per fini civili.
Se invece viene arricchito al 90% è utilizzabile per costruire una bomba atomica.
L’Onu ha chiesto più volte all’Iran di fermare le attività di arricchimento. Si teme,
infatti, che la Repubblica islamica voglia realizzare un ordigno nucleare. Per la
comunità internazionale è prioritario poter monitorare tutte le fasi di arricchimento.
Per questo, la bozza dell'agenzia dell’Onu prevede che l’Iran faccia arricchire il
suo uranio in Russia. Il materiale fissile verrebbe poi trasformato in carburante
nucleare in Francia e sarebbe destinato ad alimentare un reattore di un sito nucleare
a sud di Teheran, dove vengono compiute ricerche mediche. Secondo fonti di stampa
iraniane, l’Iran vuole fornire in modo graduale l’uranio da arricchire in Paesi terzi.
L’Iran chiede inoltre “uno scambio simultaneo” con combustibile nucleare pronto per
essere utilizzato a fini civili. E’ terminata infine la visita degli ispettori dell’Agenzia
internazionale per l’energia atomica presso l’impianto nucleare iraniano di Qom, rimasto
segreto fino allo scorso mese. Gli ispettori hanno affermato chela visita è stata
fruttuosa.