Fuci: si apre oggi la Scuola di formazione 2009 all'insegna di Alcide De Gasperi
Si apre oggi pomeriggio, a Trento, la Scuola di formazione 2009 della Fuci (Federazione
universitaria cattolica italiana). “Cercando un fondamento per la ricostruzione. Sull’esempio
di Alcide De Gasperi”, il tema. La Federazione - riporta l'agenzia Sir - rifletterà
fino a domenica prossima, sull’esempio dello statista considerato uno dei padri della
Repubblica italiana, del quale è in corso a Trento la fase diocesana del processo
di beatificazione. Sotto la guida di Paolo Pombeni, ordinario di storia dei sistemi
politici europei all’Università di Bologna, verranno approfonditi alcuni momenti significativi
dell’esperienza politica e umana dello statista trentino, in particolare l’impegno
di De Gasperi nella ricostruzione materiale e spirituale di un Paese spento, oberato
dal ricordo di vent’anni di dittatura fascista e logorato dalla Seconda guerra mondiale.
Con Alfredo Canavero, ordinario di storia contemporanea all'Università di Milano,
si focalizzerà l’attenzione sullo sforzo di De Gasperi nella ricomposizione di un
sentimento nazionale e di un’architettura istituzionale, mentre con Daniela Preda,
docente di storia delle relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di
Genova, sarà esaminato l’impegno del leader democristiano nella riconquista, per l’Italia,
di una credibilità internazionale, attraverso la ripresa dei rapporti atlantici e
ponendo le basi del sogno europeo. Durante la tavola rotonda, che si terrà domani
pomeriggio, sarà attualizzato l’insegnamento di De Gasperi affrontando il problema
della presenza dei cattolici nelle moderne democrazie europee come “minoranza creativa”.
Sarà il momento per i fucini di interrogarsi su come possono, come giovani studenti,
contribuire a rimettere in moto l’Italia oggi, in un tempo di crisi materiale e di
disorientamento morale e in che modo l’Università può proporsi come un “cantiere aperto”
per far rivivere il tessuto sociale ed economico – sempre più caratterizzato da relazioni
disgregate – delle nostre città e dell’intera nazione. Domande, queste, che si collocano
all’interno del percorso che quest’anno vedrà la Federazione impegnata, in un tempo
di particolare difficoltà, in uno sforzo di pensiero, di studio e di ricerca, nonché
di proposta attiva, che sia frutto dell’ intreccio tra la nostra passione, competenza
e creatività. Come tradizione, la Scuola di formazione è inoltre l’occasione per valorizzare
il territorio in cui ha agito e operato la figura che accompagna le giornate di studio.
Trento e le Valli limitrofe, per la loro tipicità, saranno motivo di confronto con
le realtà di provenienza dei giovani. (R.P.)