2009-10-29 15:26:00

Brasile: settimana missionaria per la Chiesa in Amazzonia


L’Amazzonia, “immenso e meraviglioso giardino” soffre a causa “di un modello economico che privilegia il lucro sulla vita della popolazione e sul rispetto della natura: disboscamento, incendi, agro-business, incursioni dei mercanti di legname e minerali”. La denuncia – riferisce l’agenzia Misna - arriva dalla Commissione episcopale dell’Amazzonia, promotrice della prima Settimana missionaria per la Chiesa cattolica nella regione brasiliana, in corso fino a domenica prossima. “L’essere umano, che è la maggiore ricchezza dell’Amazzonia, è purtroppo anche quella più minacciata”, scrivono in una nota i vescovi, spiegando il valore dell’iniziativa che ha per tema “Cristo per l’Amazzonia” - tratto da una lettera inviata nel 1972 da Paolo VI ai presuli della regione - e passando in rassegna i principali problemi che affronta il ‘polmone del mondo’, dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse, che provoca migrazione e urbanizzazione disordinata, alla violenza, al traffico di droga. I presuli brasiliani lamentano “uno Stato che si mostra molte volte incapace di mantenere la sovranità sull’Amazzonia, lasciando che si trasformi in un corridoio per l’esportazione, la privatizzazione dell’acqua, la concessione delle foreste” “Esiste - condannano ancora i vescovi - una connivenza scandalosa di alcune autorità in casi di prostituzione infantile, pedofilia, traffico e consumo di droga e l’alcolismo che minaccia la vita in particolare dei popoli indigeni”. Proprio la vicinanza con i popoli nativi, al cui fianco da 35 anni opera il Consiglio indigenista missionario (Cimi), “ci fa percepire - aggiungono i presuli - le situazioni di grave ingiustizia”, tra queste: “la minaccia dei grandi progetti governativi” come “per esempio la costruzione di centrali idroelettriche” e le promesse di sviluppo che questi stessi progetti non hanno mantenuto. Concludono i vescovi brasiliani: “E’ urgente avere cura della creazione come casa comune dell’umanità e fonte di vita per il pianeta; educare a uno stile di vita di sobrietà e austerità solidale; creare, nelle Americhe, la coscienza sull’importanza dell’Amazzonia per tutta l’umanità; unire le forze con organismi che lottano per la preservazione dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile; promuovere una spiritualità ecologica; continuare a denunciare di fronte ai grandi progetti governativi i gruppi economici che non rispettano le popolazioni dell’Amazzonia”. (R.G.)







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