Mons. Celli in missione a Cuba: opportunità per rilanciare un dialogo che già esiste
L’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni
Sociali, si recherà Cuba dal 4 all’8 novembre prossimi. Un’occasione importante per
rilanciare il dialogo tra Chiesa e Stato, in particolare nel settore dei mass media.
Ascoltiamo mons. Claudio Maria Celli, al microfono di Luca Collodi:
R. – I vescovi
cubani mi hanno invitato: avrò degli incontri con la Conferenza episcopale e poi con
coloro che operano nel settore dei media. Cuba, come lei può ben immaginare, ha dietro
alle spalle grandi difficoltà. Adesso sembra che queste difficoltà incomincino ad
essere superate e quindi Cuba sta chiedendosi cosa fare, come muoversi e verso dove
muoversi. Allora ho accolto questo invito. Anche per me sarà una sfida e sarà molto
interessante. Quindi, quando il cardinale dell’Avana mi ha invitato ho subito accettato,
perché credo che per il Pontificio Consiglio sia interessante entrare in sintonia
con le varie problematiche del mondo e vedere come possiamo collaborare.
D.
– Mons. Celli, dunque, la comunicazione sociale può essere un’occasione di sviluppo
per la comunità cubana…
R. – Se Dio è comunicazione,
l’uomo che è creato ad immagine di Dio è comunicazione. E ogni volta che c’è qualche
cosa che gli impedisce di comunicare, l’uomo non si realizza pienamente. Ecco, così
è anche la Chiesa. Quando la Chiesa non è in grado - per motivi interni o soprattutto
per motivi esterni - di comunicare, di essere ciò che è e deve essere, la Chiesa ne
soffre al suo interno. Ecco perché io credo che questa opportunità sarà interessante
per la Chiesa a Cuba: come affrontare questo dialogo che già esiste, ma cui adesso
gli si permette di utilizzare delle tecnologie. Quindi questo sarà molto interessante.