Oggi i funerali nella Basilica Vaticana di Camillo Cibin: il ricordo del comandante
Giani
Si svolgeranno, oggi pomeriggio alle 17 nella Basilica San Pietro, all’Altare della
Cattedra, i funerali di Camillo Cibin, già ispettore generale del Corpo di Vigilanza
vaticana, spentosi domenica scorsa. A presiedere il rito sarà il cardinale Giovanni
Lajolo. Tante le attestazioni di stima, gratitudine ed affetto giunte verso la persona
di questo servitore fedele della Santa Sede. Ascoltiamo il ricordo di Domenico
Giani, succeduto a Camillo Cibin nell’incarico di capo della Gendarmeria vaticana.
L’intervista è di Roberta Gisotti:
D. – Dott.
Giani, lei ha raccolto l’eredità di questo prestigioso incarico nel 2006, dopo avere
collaborato per alcuni anni con Camillo Cibin. Quale ricordo di quegli anni di apprendistato?
R.
– Devo dire che il commendator Cibin è stato un padre, un maestro, una persona unica
nella mia vita, nella mia storia. Nonostante i tanti anni di età che ci separavano
lui era veramente un punto di riferimento per i giovani e per i più anziani. Basti
pensare che, avendo servito per 59 anni, era un punto di riferimento per tutti. I
suoi valori fondamentali erano la fedeltà, l’onestà, la dedizione al servizio e il
totale attaccamento alla Chiesa e al Papa. Una missione la sua di servire ben sei
Papi. E posso dire anche questo, che in tutti questi anni lui ha anteposto il dovere
professionale e morale a qualunque altra cosa. Era cosciente della responsabilità
che gravava su di lui, quindi non era solo un comandante, ma era anche un educatore.
D.
– Camillo Cibin ha servito ben sei Papi e tra questi anche Benedetto XVI...
R.
– Ieri pomeriggio il Santo Padre è passato a benedire la salma del commendator Cibin
e si è incontrato con la moglie, con i figli, ha portato la sua parola e ha ricordato
anche l’affetto che nutriva e la stima che aveva per lui.