2009-10-27 15:38:03

Il cardinale Pell: no ad un documento sui diritti umani che limita la libertà religiosa


“Le Chiese cristiane sostengono con forte convinzione la battaglia per il rispetto dei diritti umani, ma questo tema non può essere usato per tentare di ridurre, in modo occulto, la libertà religiosa”: è quanto afferma il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney in un recente messaggio in cui spiega la propria posizione sulla proposta di una Carta dei diritti umani avanzata dal National Human Rights Consultation Committee. I rappresentanti del Comitato, formato dai leader di alcuni gruppi progressisti, sottolineano che l’Australia è la sola democrazia occidentale a non aver ancora legiferato su una Carta dei diritti. Nel suo messaggio il cardinale Pell fa tuttavia notare che la proposta, così come è stata formulata, non può essere accolta in quanto il proposito di compilare “una lista definitiva” dei diritti comporterebbe comunque l’accettazione oppure l’esclusione di alcuni di questi secondo criteri stabiliti in modo non imparziale. L’arcivescovo di Sydney – rende noto l’Osservatore Romano - prevede che, se la Carta dovesse essere accolta, in ogni sede processuale il giudizio potrebbe rimettere in discussione tutta la legislazione australiana e anche quella del Commonwelth. Il cardinale Pell paventa anche il pericolo che una futura Carta dei diritti potrebbe essere usata per minacciare la libertà religiosa: leggi anti discriminatorie potrebbero essere adottate per colpire le scuole cristiane che preferiscono assumere i docenti tra quanti condividono lo stesso credo o per gli ospedali cattolici che rifiutano di assicurare quello che viene erroneamente denominato come “diritto all’aborto”. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.