Iran, a giorni la risposta sull'arrichimento del proprio uranio all'estero
L'Iran dirà “nei prossimi giorni” se accetta o meno un accordo con Usa, Russia e Francia
per fare arricchire all'estero gran parte del suo uranio a scopi civili. Lo ha ribadito
oggi il ministro degli Esteri, Manuchehr Mottaki, citato dall'agenzia Irna. Venerdì
scorso, Teheran aveva fatto sapere che avrebbe annunciato entro la metà di questa
settimana la sua decisione sulla bozza d'accordo al quale Washington, Mosca e Parigi
hanno già dato il loro assenso. Essa prevede che l'Iran consegni gran parte del suo
uranio già arricchito al 3,5% perchè venga arricchito fino quasi al 20% in Russia
e trasformato in Francia in barre di combustibile per alimentare un reattore a Teheran
per la medicina nucleare. Negli ultimi giorni diverse voci critiche si sono levate
nella Repubblica islamica contro questa soluzione. Intanto, gli esperti dell'Agenzia
internazionale per l'energia atomica (Aiea) sono tornati oggi ad ispezionare il nuovo
sito per l'arricchimento dell'uranio iraniano nei pressi della città di Qom, la cui
esistenza è stata rivelata circa un mese fa. La squadra di quattro ispettori dovrà
tornare ancora diverse volte nel sito.