Guinea Bissau: la radio missionaria al servizio della pace e della riconciliazione
In Guinea Bissau il processo di pacificazione corre via etere. In una nazione che
viene da una guerra civile e da diversi colpi di Stato il principale strumento di
incontro tra i cittadini e una parte dell’esercito è rappresentato infatti dell’emittente
locale Radio ‘Sol Mansi’, nata dall’iniziativa di padre Davide Sciocco, missionario
del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime). “In un momento in cui sono in discussione
leggi e provvedimenti strutturali per riorganizzare l’esercito della Guinea Bissau
– spiega il religioso alla Misna -, abbiamo avviato una trasmissione radiofonica particolare,
rivolta proprio ai militari, per sensibilizzarli e portarli a riconoscere il loro
ruolo all’interno di una democrazia e in tempo di pace”. “Con il sostegno di Caritas
Germania, dell’ufficio locale delle Nazioni Unite e dello stesso capo di stato maggiore
– continua padre Davide che opera in Guinea da diversi anni – vogliamo dare un contributo
al dialogo e alla pace in un contesto difficile, dove però non mancano le potenzialità
e la volontà di progredire. Un modo per aprire, anzi, spalancare le porte a un periodo
di pace”. La Guinea Bissau è un piccolo paese dell’Africa occidentale. Ex-colonia
portoghese, è abitato da circa un milione 700mila abitanti di varie etnie: circa due
terzi professano religioni tradizionali africane, un terzo è musulmano, esiste una
piccola minoranza cattolica. La lingua ufficiale è il portoghese, tra le lingue locali
quelle più diffuse sono il mande e il fula. Dopo mesi di relativa instabilità dovuti
alla morte del presidente João Bernardo “Nino” Vieira e del generale Tagme na Waie,
capo di stato maggiore delle Forze armate - uccisi entrambi agli inizi di marzo in
modalità ancora da chiarire - la Guinea Bissau è guidata dal presidente Malam Bacai
Sanha, esponente del Partito per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde (Paigc)
al governo fin all’indipendenza del paese, nel 1974. (M.G.)