2009-10-26 15:06:05

Colombia: combattimenti nel sud provocano decine di sfollati


Da oltre due settimane, 200 famiglie di afrocolombiani e indigeni, tra cui molte donne e bambini, sopravvivono in condizioni precarie con coperte e teli di plastica come unico giaciglio nelle località di Las Marias e Bocas de Vibora, nella zona nord della costa del Pacifico del dipartimento meridionale di Nariño: lo riferiscono fonti della Pastorale Sociale locale in una nota giunta all'agenzia Misna in cui precisano che si tratta di ‘desplazados’ (sfollati) fuggiti all’inizio del mese da almeno una decina di insediamenti a causa di combattimenti tra la fanteria della Marina e i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Da un mese, aggiungono le stesse fonti, la Marina è impegnata in una missione lungo il Rio Satinga per aprire la strada a un gruppo di circa 300 sradicatori manuali di piantagioni di coca in una zona dove si segnala la presenza delle Farc. Anche nel comune di Iscuandé, si segnalano scontri armati che hanno messo in fuga la popolazione civile. La maggior parte degli sfollati, 180 famiglie, sono afro-colombiani ospitati in un collegio a Las Marias che necessitano di aiuti immediati: visitati da una delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa e di ‘Medici senza frontiere’, che hanno consegnato loro alimenti di emergenza, dal 14 ottobre attendono ancora gli aiuti promessi dall’agenzia presidenziale preposta alle politiche sociali, ‘Accion Social’, che non sono ancora arrivati. “Le comunità sfollate si trovano in una situazione molto complicata...non gli sono ancora giunti aiuti, continuano a dormire su teli di plastica e coperte” riferiscono le fonti della Pastorale Sociale; una situazione “aggravata anche dal comportamento degli sradicatori manuali che, secondo le denunce degli abitanti, lungo il loro cammino rubano i prodotti agricoli trovati nelle proprietà dei ‘campesinos’ che, nella zona del Rio Satinga, ora non ne hanno a sufficienza”. Il pericolo rappresentato dai diversi attori armati impedisce inoltre alle popolazioni locali le attività quotidiane, come recarsi nei campi o a caccia; i combattenti di entrambe le parti ‘consigliano’ alla gente di non allontanarsi da casa. (R.P.)







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