In corso a Rimini le giornate internazionali della Fondazione Pio Manzù
Ha avuto inizio ieri, nella città di Rimini, la XXXV edizione delle giornate internazionali
di studio della Fondazione Pio Manzù. “La potenza nomade. Valori, illusioni, speranze
della gioventù errante” è il tema che il Centro internazionale discute quest’anno
con numerosi pedagogisti, insegnanti, antropologi, teologi, esperti impegnati nel
terzo settore e nell’economia sociale. Aperti ad un grande pubblico, i dibattiti si
svolgono presso il Teatro Novelli della città romagnola. Tre giorni di dibattiti sulle
generazioni nate nel decennio degli anni 1980 che molti studiosi chiamano oramai anche
“generazione internet” o “generazione dei nativi digitali”. Ragazzi e ragazze di età
compresa tra i 15 ed i 29 anni cresciuti anagraficamente e parallelamente con lo sviluppo
delle reti numeriche, dei nuovi media e del Web 2.0. Una generazione che tra dieci
anni sarà la protagonista di una nuova società e di un nuovo periodo storico con nuovi
modi di comunicazione ed organizzazione, ma anche con nuove percezioni e prospettive
di carattere culturale ed antropologico. Una generazione che si è affacciata, al contempo,
al Terzo Millennio con proprie speranze, valori, progetti, passioni, propri codici
così come una serie di consuetudini e sincronismi sociali. Valori, passioni, speranze
che spesso tuttavia gli analisti sociali non riescono a decriptare o comprendere in
profondità. Si pone quindi per gli educatori e per i pedagoghi di oggi una sfida epocale:
come evitare uno choc culturale tra le generazioni? Quali nuovi metodi didattici utilizzare
nella scuola? Come coltivare la curiosità e la passione per il futuro di questa generazione
senza che la paura della precarietà spenga i loro sogni ed il godimento di effettivi
diritti di cittadinanza? “Cercasi un fine”, avrebbe affermato ancora una volta Lorenzo
Milani. “Bisogna che sia onesto, grande”. (Da Rimnini,Antonio Torrenzano)