La Chiesa luterana in Svezia apre ai matrimoni tra omosessuali: rammarico di cattolici
e ortodossi
In Svezia la Chiesa luterana ha approvato una norma che consente a persone dello stesso
sesso di poter celebrare la loro unione in chiesa. L’espressione “marito e moglie”
sarà sostituita nei nuovi casi con la formula “sposi uniti legalmente”. La norma entrerà
in vigore dal prossimo primo novembre. Se lo volessero, i singoli pastori potrebbero
comunque continuare a rifiutarsi di celebrare il matrimonio. La decisione arriva dopo
che il primo maggio scorso una legge civile ha introdotto in Svezia la possibilità,
anche per gli omosessuali, di contrarre matrimonio davanti all’ufficiale di stato
civile. Dei 250 delegati che compongono il Sinodo della Chiesa di Svezia, 176 hanno
votato a favore, 62 contro e 11 si sono astenuti. I rappresentanti della Chiesa cattolica
e ortodossa di Svezia si sono detti dispiaciuti per la decisione: “È con grande dispiacere
- hanno scritto in una dichiarazione congiunta il vicario Frederik Emanuelson della
Chiesa cattolica e padre Misha Kaksic, coordinatore della famiglia delle Chiese ortodosse
al Consiglio cristiano di Svezia (Ccs) - che abbiamo ricevuto la notizia che la Chiesa
di Svezia ha deciso di sposare persone dello stesso sesso chiamando matrimonio questa
unione”. “È un passo indietro, non solo dalla tradizione cattolica ma anche dalle
visioni sul matrimonio delle principali religioni del mondo”. “Nelle nostre Chiese
– si legge infine nel documento - non sposiamo coppie dello stesso sesso perché tutto
ciò è in chiara opposizione con la tradizione della nostra Chiesa e con le nostre
vedute sulla Creazione”. (A.L.)