Intervento della Sig.ra Elisabeth TWISSA, Vice Presidente dell'Unione Mondiale delle
Organizzazioni Femminili Cattoliche (TANZANIA), Uditrice
Sig.ra Elisabeth TWISSA, Vice Presidente dell'Unione Mondiale delle Organizzazioni
Femminili Cattoliche (U.M.O.F.C.) (TANZANIA)
Tre anni fa 600 donne
cattoliche di tutte le parti del mondo si sono incontrate ad Arlington, in Virginia,
sotto l’ombrello della World Union of Catholic Women’s Organisations (WCWO) (Unione
mondiale delle organizzazioni delle donne cattoliche). Tema dell’assemblea era: “Donne
pacificatrici: unite nella fede e nell’azione”, che in un certo modo è molto in sintonia
con il tema di questa assise. Ringraziamo il Santo padre e i padri sinodali per averci
consentito di discutere e meditare questo argomento, che ora dobbiamo cercare di mettere
urgentemente in pratica, una volta terminato il sinodo.
Come donne di fede
affermiamo che “la pace è opera della giustizia...la pace è frutto anche dell'amore,
il quale va oltre quanto può apportare la semplice giustizia” (GS, 78).
Riteniamo
quindi che la prevenzione sia meglio della cura. Se le donne in Africa sono in grado
di parlare e operare in modo da sanare rapporti conflittuali che si sviluppano tra
le persone ovunque oggi, persino nelle famiglie, allora avranno fatto un grande passo
avanti a favore dell’umanità. A tale proposito occorre che la Chiesa prenda misure
che garantiscano alle donne di svolgere questo ruolo fondamentale.
Vorrei sottolineare
questo punto perché ritengo che le donne, grazie alla loro personalità come madri,
possano contribuire a rovesciare la situazione, cosa che è stata ripetuta da molti
oratori in questa assemblea. Ciò può avvenire attraverso l’educazione, la partecipazione
e la formazione di gruppo per promuovere la pace attraverso il dialogo e lo scambio
di vedute, in vista di un cambiamento della società.