Rapporto della Caritas Internationalis sulla “giustizia climatica”
“Giustizia climatica: cercare una nuova etica globale”. Si intitola così il rapporto
preparato dalla Caritas Internationalis in vista della 15.ma Conferenza delle Nazioni
Unite sul clima, che si svolgerà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre. “I gravi effetti
dei cambiamenti climatici – informa una nota – stanno diventando già una realtà quotidiana
per la maggior parte delle comunità povere presenti nei 200 Paesi in cui opera la
Caritas Internationalis”. “Il rapporto – si legge – va al di là della scienza sui
cambiamenti climatici e si concentra sulla dimensione etica, morale e teologica della
crisi ambientale”. Il documento chiede, quindi, ai governi “di adottare un accordo
legale vincolante per tagliare le emissioni di gas serra ed aumentare gli aiuti finanziari
e tecnologici per le nazioni povere, così che possano affrontare le condizioni climatiche
sempre più avverse”. “Il rapporto – spiega il presidente della Caritas Internationalis,
cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga – sviluppa argomentazioni morali, basate sulla
Bibbia e sulla Dottrina Sociale della Chiesa per cercare di guardare oltre gli interessi
strettamente personali e nazionali e a favore del bene comune”. Quindi, il rapporto
Caritas ricorda che “la Dottrina Sociale della Chiesa ci rammenta il nostro dovere
condiviso di rispettare il bene comune, invece di sfruttare le risorse naturali della
Terra semplicemente come vogliamo”. L’insegnamento cattolico, inoltre, sottolinea
la responsabilità dell’uomo nei confronti della difesa dell’ambiente. Di qui, l’appello
della Caritas perché i governi dei Paesi industrializzati diano la priorità assoluta
alla riduzione di più del 40% delle emissioni di gas serra. Un obiettivo da raggiungere
entro il 2020, ricorda la Caritas. “È importante – si legge nel rapporto – che lo
sviluppo sostenibile delle popolazioni più povere sia riconosciuto e valorizzato”.
“L’ambiente è un bene condiviso che trascende i confini nazionali – afferma la Caritas
– Per questo, è necessario che gli Stati affrontino le cause e le conseguenze dei
cambiamenti climatici, guardando anche alla promozione del dialogo e alla cooperazione
fra nazioni confinanti nella gestione delle risorse naturali”. Quindi, la Caritas
Internationalis si appella ai governi perché “sviluppino e rafforzino quelle strutture
politiche nazionali che facilitano la scoperta di soluzioni alla questione climatica”.
Infine, l’auspicio che l’integrità del Creato, dono di Dio, sia salvaguardata a favore
delle generazioni future attraverso un’attenzione specifica sulla sostenibilità ambientale.
(I.P.)