2009-10-22 16:05:01

Rapporto della Caritas Internationalis sulla “giustizia climatica”


“Giustizia climatica: cercare una nuova etica globale”. Si intitola così il rapporto preparato dalla Caritas Internationalis in vista della 15.ma Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, che si svolgerà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre. “I gravi effetti dei cambiamenti climatici – informa una nota – stanno diventando già una realtà quotidiana per la maggior parte delle comunità povere presenti nei 200 Paesi in cui opera la Caritas Internationalis”. “Il rapporto – si legge – va al di là della scienza sui cambiamenti climatici e si concentra sulla dimensione etica, morale e teologica della crisi ambientale”. Il documento chiede, quindi, ai governi “di adottare un accordo legale vincolante per tagliare le emissioni di gas serra ed aumentare gli aiuti finanziari e tecnologici per le nazioni povere, così che possano affrontare le condizioni climatiche sempre più avverse”. “Il rapporto – spiega il presidente della Caritas Internationalis, cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga – sviluppa argomentazioni morali, basate sulla Bibbia e sulla Dottrina Sociale della Chiesa per cercare di guardare oltre gli interessi strettamente personali e nazionali e a favore del bene comune”. Quindi, il rapporto Caritas ricorda che “la Dottrina Sociale della Chiesa ci rammenta il nostro dovere condiviso di rispettare il bene comune, invece di sfruttare le risorse naturali della Terra semplicemente come vogliamo”. L’insegnamento cattolico, inoltre, sottolinea la responsabilità dell’uomo nei confronti della difesa dell’ambiente. Di qui, l’appello della Caritas perché i governi dei Paesi industrializzati diano la priorità assoluta alla riduzione di più del 40% delle emissioni di gas serra. Un obiettivo da raggiungere entro il 2020, ricorda la Caritas. “È importante – si legge nel rapporto – che lo sviluppo sostenibile delle popolazioni più povere sia riconosciuto e valorizzato”. “L’ambiente è un bene condiviso che trascende i confini nazionali – afferma la Caritas – Per questo, è necessario che gli Stati affrontino le cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici, guardando anche alla promozione del dialogo e alla cooperazione fra nazioni confinanti nella gestione delle risorse naturali”. Quindi, la Caritas Internationalis si appella ai governi perché “sviluppino e rafforzino quelle strutture politiche nazionali che facilitano la scoperta di soluzioni alla questione climatica”. Infine, l’auspicio che l’integrità del Creato, dono di Dio, sia salvaguardata a favore delle generazioni future attraverso un’attenzione specifica sulla sostenibilità ambientale. (I.P.)







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