La solidarietà al centro della Conferenza internazionale sul dialogo interreligioso
in Qatar
La VII conferenza internazionale sul dialogo interreligioso, cominciata martedi scorso
a Doha, in Qatar, è centrata sul tema della “solidarietà umana”. All’incontro partecipano
- secondo quanto riporta l'agenzia Misna - circa 170 delegati cristiani, musulmani
ed ebrei, riunitisi per ribadire che la solidarietà umana è la risposta ai mutamenti
climatici, al traffico dei minori, a malattie come l’Aids e a tutte le altre emergenze.
Più di 800 milioni di persone patiscono la fame, delle quali 240 nella sola Africa.
A presiedere ai lavori del forum che si conclude oggi, - riporta l'Osservatore Romano
- vi sono, tra gli altri, il segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso,
mons. Pier Luigi Celata e il presidente del Council of French Jewish Institutions
(Cfji), Bernard Kanovitch. “Tutta questa sofferenza - ha affermato Ibrahim bin Saleh
al Nuaimi, presidente del consiglio direttivo del Centro internazionale di Doha per
il dialogo interreligioso - necessita della creazione di un’organizzazione morale
al fine di instaurare un dialogo che poggi su basi comuni”. Il presidente del Cfji,
Bernard Kanovitch, ha sottolineato "che tutte le persone sono state create sulle stesse
basi le quali chiedono all'uomo di lavorare per l'unità". Nell'ambito della conferenza,
fra l'altro, è stato pubblicato un documento che in particolare mette in luce la grave
situazione umanitaria in Rwanda e, in generale, nella regione dei Grandi Laghi in
Africa. Nel documento si ribadisce, fra l'altro, che "la solidarietà umana è la risposta
ai mutamenti climatici, al traffico dei minori, a malattie come l'aids e a tutte le
altre emergenze. La solidarietà chiama ad agire e non è consentito compromettere il
futuro del pianeta". (G.C.)