Ucraina: dopo 70 anni suona una campana a Dnepropetrovsk
Dopo 70 anni la piccola comunità cattolica di Dnepropetrovsk in Ucraina ha udito i
rintocchi di una campana. L’ha donata alla chiesa, restituita all’Ordine cappuccino
qualche mese fa, il ministro generale fra Mauro Jöhri in visita ai suoi confratelli,
in occasione del terzo centenario della loro presenza nell’ex Repubblica sovietica.
Per una decina di anni la comunità parrocchiale ha celebrato la liturgia sul marciapiede
antistante la chiesa; oggi può celebrarla all’interno, anche se l’edificio è privo
del tetto. All’omelia il ministro generale ha paragonato l’esperienza di San Francesco
con quella dei suoi religiosi, affermando che, come 800 anni fa, ricostruendo le chiese
in rovina Francesco ha contribuito alla costruzione della chiesa viva del popolo di
Dio, così anche i frati cappuccini sono chiamati a edificare la Chiesa in Ucraina.
Nel Paese vivono 39 frati, in maggioranza polacchi, distribuiti in sei fraternità
(più una in Russia), impegnati nelle attività parrocchiali, formative e della comunicazione
(stampa e televisione.) “Le nostre condizioni di vita sono semplici, hanno detto al
ministro generale, e la nostra unica ricchezza, che è anche capacità di superare le
differenze di cultura, di rito e di nazionalità, è l’incontro personale con Gesù Cristo
nella Parola, nell’Eucaristia e nella vita fraterna”. (A cura di Egidio Picucci)