L’Ifad chiede soluzioni per aumentare i flussi delle rimesse verso l’Africa
A Tunisi, il prossimo 22-23 ottobre si terrà il Forum Globale sulle Rimesse 2009,
organizzato dall’IFAD, Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, e dall’ African
Development Bank. Al centro della riunione la presentazione del rapporto “Sending
Money Home to Africa” nel quale si evidenzia come i lavoratori africani inviino alle
loro famiglie in Africa più di 40 miliardi di dollari ogni anno nonostante leggi restrittive
e tariffe alte sminuiscano il potenziale di queste rimesse. Un flusso che è consistente,
ammonta infatti a 300 miliardi di dollari all’anno. Mentre i costi per i trasferimenti
di denaro sono diminuiti in modo significativo in America Latina e in Asia, mandare
i soldi a casa in Africa è ancora molto costoso. Per i trasferimenti all’interno del
continente i costi possono arrivare al 25% della somma inviata. Pertanto il rapporto
sottolinea come il ricorso alle nuove tecnologie – i cellulari ad esempio – e attraverso
un incremento di strutture come uffici postali o piccoli empori e stazioni di rifornimento
potrebbero rendere più a portata di mano i servizi associati alle rimesse. L’Algeria,
dove il 95% delle rimesse è pagato attraverso gli uffici postali, potrebbe essere
presa a modello da altri Paesi africani. Intanto al vertice del G8 del luglio scorso
a L’Aquila, i leader mondiali hanno riconosciuto l’impatto che i flussi delle rimesse
hanno sullo sviluppo e si sono prefissati l’obiettivo di dimezzare il costo dei trasferimenti
nei prossimi cinque anni attraverso la creazione di un ambiente competitivo e senza
barriere per i trasferimenti. (B.C.)