Concluso a Cordoba l'incontro tra Chiesa cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese
Il cammino verso l'unità dei cristiani richiede un “profondo cambiamento di mentalità”
e soprattutto una maggiore leadership dei giovani. E' quanto è emerso della sessione
plenaria del Gruppo Misto di Lavoro (GML), riunitosi presso la Casa Sant’Antonio,
un Centro di spiritualità della diocesi di Cordoba, in Spagna, dal 12 al 19 ottobre.
Co-moderatori il metropolita romeno Nifon di Targoviste e mons. Diarmuid Martin, arcivescovo
di Dublino, in Irlanda. Presente anche il vescovo Brian Farrell, Segretario del Pontificio
Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Scopo dell'incontro del GML,
un organismo incaricato di monitorare e promuovere la collaborazione tra la Chiesa
cattolica ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec), quello di dar forma al suo
lavoro sui temi della “recezione ecumenica” e delle “radici spirituali dell’ecumenismo”.
“La scelta di questi temi – afferma un comunicato stampa diffuso al termine dei lavori
e ripreso dall'agenzia Zenit – è stata motivata dalla necessità di raccogliere i frutti
di molti anni di incontri e di dialogo ecumenici”. “Le radici spirituali dell’ecumenismo
– si legge ancora – sono alla base stessa della ricerca dell’unità dei cristiani e
comportano conversione, rinnovamento, santità di vita secondo il Vangelo, preghiera
individuale e comune”. All’interno del mandato del GML sono stati inoltre affrontati
altri due temi: le “migrazioni” e i “giovani”. “Il fenomeno attuale delle migrazioni
sta modificando il volto delle chiese locali in molte parti del mondo – prosegue la
nota –. Ciò rappresenta una sfida ed al contempo un’opportunità per l’approfondimento
delle relazioni ecumeniche oltre i confini nazionali e culturali”. “Il Gruppo Misto
di Lavoro ha inoltre sottolineato la necessità di dare ai giovani più leadership e
responsabilità nel movimento ecumenico”. A tal fine, il gruppo sta collaborando con
la Commissione sui Giovani del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Echos) e con alcuni
movimenti giovanili della Chiesa cattolica. Un momento centrale di questa sessione
è stato poi un panel sulle sfide ecumeniche contemporanee e sull’attuale situazione
dei dialoghi bilaterali tra le Chiese. “Con l’avvicinarsi della celebrazione del Centenario
della Conferenza Missionaria Mondiale di Edimburgo del 1910 – si sottolinea ancora
–, la plenaria ha ricordato che i pionieri del movimento ecumenico avevano sperato
di raggiungere il loro obiettivo nell’arco di un secolo”. A questo proposito, hanno
affermato i partecipanti, “l’esperienza ci ha mostrato che avanzare verso l’unità
in Cristo richiede molto più tempo. Richiede un profondo cambiamento di mentalità,
di atteggiamento, di vita”. Il Gruppo Misto di Lavoro è stato creato nel 1965, anno
di chiusura del Concilio Vaticano II, ed è composto da 36 persone, 18 nominate dalla
Chiesa cattolica e 18 scelte da varie Chiese membro del Cec. Il mandato del GML ha
una durata di sette anni. L’attuale mandato va dall’ultima Assemblea generale del
Cec, tenutasi a Porto Alegre, in Brasile, nel febbraio del 2006, alla prossima Assemblea
generale che avrà luogo nel 2013 a Busan, in Corea. La prossima sessione plenaria
del GML si riunirà nel settembre del 2010 in Medio Oriente. (R.P.)