Lettera ai Presidenti delle Conferenze Episcopali della Regione dei Grandi Laghi
Ai Presidenti delle Conferenze Episcopali del Sudan, dell’Uganda, del Ciad, della
Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica Centrafricana.
Noi Padri
sinodali, riuniti nella Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi,
abbiamo appreso con profondo dolore che nelle Diocesi situate nella regione dei Grandi
Laghi perdurano azioni belliche che producono distruzioni, violenze, morte tra la
popolazione innocente. Per salvare la propria vita, centinaia di migliaia di persone
sono state costrette ad abbandonare le loro case e a rifugiarsi nei Paesi limitrofi
in condizioni di estrema precari età. Non mancano, poi, preoccupanti fenomeni di bambini
soldato, di orfani, di mutilati di guerra e di persone con gravi problemi di salute
fisica e psichica. Di fronte a tale drammatica situazione, noi Padri smodali, riuniti
sotto la presidenza del Santo Padre Benedetto XVI, esprimiamo la più viva comunione
fraterna ai Vescovi delle Diocesi coinvolte in tali disumane sofferenze nei confronti
della popolazione innocente. Al contempo ci rivolgiamo a tutte le parti in causa implorando
che quanto prima il linguaggio delle armi sia sostituto da quello del dialogo e delle
trattative. Con il dialogo, nel rispetto reciproco e nella pace, tutti i problemi
possono essere risolti. La guerra, invece, rende tutto più difficile e in particolare
tenta di trasformare i fratelli in nemici da abbattere. Fortificati dallo Spirito
Santo, Spirito del Signore Gesù risorto, noi Padri sinodali ribadiamo il valore sacro
di ogni vita umana. Il comandamento Non uccidere (Es 20, 13) non fa parte solamente
del Decalogo, rivelazione di Dio raccolta nella Bibbia, bensì della legge inscritta
nel cuore di ogni uomo che viene in questo mondo. Non è lecito uccidere innocenti
per alcun motivo sociale, politico, etnico, razziale o religioso. Il sangue degli
innocenti grida vendetta di fronte a Dio che prima o poi dovrà giudicare anche coloro
che hanno macchiato le loro mani con il sangue dei poveri, che sono i privilegiati
di Dio. Mentre stiamo riflettendo sulla riconciliazione, la giustizia e la pace,
imploriamo, per intercessione di tutti i santi nati in Africa, il dono della pace
perché si possa instaurare la giustizia ove è gravemente infranta e i cuori siano
aperti alla grazia della riconciliazione con Dio e con il prossimo non solamente nella
regione dei Grandi Laghi, bensì in tutta l’Africa. Affidiamo il nostro sofferto
e pressante appello all’intercessione della Beata Vergine Maria, Nostra Signora d’Africa
e Madre di tutti i sofferenti.