2009-10-19 16:29:41

Russia: preoccupazione delle minoranze religiose per la legge più restrittiva sulle religioni


Il governo russo ha in progetto un ulteriore indurimento della già restrittiva legge sulle religioni introdotta nel 1997. Il provvedimento vuole, in sostanza, vietare qualsiasi attività missionaria non autorizzata dallo Stato con l’obiettivo di contrastare il proselitismo delle sette e dei gruppi estremisti. Il nuovo testo - pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia russo – definisce per la prima volta il termine “attività missionaria”. Esso comprenderà qualsiasi attività svolta da un ministro del culto fuori dalle istituzioni ufficiali della sua comunità religiosa e da luoghi assegnati, quali ad esempio i cimiteri. Per svolgere attività religiose negli ospedali sarà invece necessario ottenere un’autorizzazione. Il provvedimento stabilisce inoltre norme più rigide per la tutela dei minori, che potranno avere contatti con una comunità religiosa solo con l’accordo dei loro tutori legali. Anche il riconoscimento legale delle comunità religiose, che in Russia hanno l’obbligo di essere registrate, sarà reso più difficile. Contro il progetto – riferisce l’agenzia Kna ripresa dall’Apic - si sono già levate le critiche delle comunità protestanti e musulmana in Russia, mentre esso è stato accolto favorevolmente dalla Chiesa ortodossa. Secondo il Patriarcato di Mosca molti cittadini russi sono infastiditi dall’attività di certi missionari e la nuova legge colma un vuoto giuridico. L’attuale “Legge sulla libertà di coscienza e le associazioni religiose” – lo ricordiamo - era stata già oggetto di vivaci proteste a suo tempo, in particolare da parte della Chiesa cattolica, che aveva denunciato il carattere discriminatorio e vessatorio di alcune sue norme. (L.Z.)







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