2009-10-19 16:25:33

Pakistan: violenti scontri nel Sud Waziristan


Sono proseguiti per tutta la notte i duri scontri tra esercito e talebani nel Sud Waziristan, la regione pachistana al confine con l'Afghanistan, dove le forze di Islamabad hanno lanciato tre giorni fa un’offensiva militare contro i ribelli e i miliziani di Al Qaeda. I morti si contano a decine, riferiscono testimoni citati dalla Bbc online. Le forze di sicurezza hanno bombardato con l'artiglieria le postazioni dei ribelli a Wana, Servakai, Manzai, Jandola e Razmak, mentre i caccia attaccano dal cielo i talebani a Makeen, Nawazkot, Spinkamar, Khaisora. E le operazioni nel Sud Waziristan sono state al centro dei colloqui tra il primo ministro pachistano Gilani e il generale americano David Petraeus, comandante del comando centrale Usa, e del generale Stanley McChrystal, comandante in capo delle forze Usa e Isaf in Afghanistan. Intanto, molte scuole in Pakistan resteranno chiuse per alcuni giorni a partire da oggi per paura di attentati. La decisione è stata presa a seguito dell'inizio delle operazioni militari in Sud Waziristan contro i talebani, che fanno temere una reazione violenta degli insorti nelle grandi città come Islamabad, Karachi e Lahore.

Afghanistan
La commissione reclami afghana (Ecc) presenterà oggi pomeriggio alla commissione elettorale (Iec) il risultato dell'esame sui voti delle elezioni presidenziali afghane, dopo le denunce di brogli. Lo ha annunciato una portavoce della Ecc. Da parte sua, un influente componente della campagna di Hamid Karzai ha criticato il metodo utilizzato dalla commissione reclami (Ecc) sotto l'egida Onu, denunciando i tentativi per portare la percentuale del presidente uscente al di sotto del 50%.

Almeno nove persone uccise in attentati ieri a Baghdad
Almeno nove persone sono rimaste uccise e una trentina ferite per una serie di attentati, avvenuti ieri a Baghdad, secondo quanto ha reso noto in serata la polizia. Nel quartiere sunnita di Adhamiya, due bombe - una collocata sotto un'auto e una nascosta su una moto - hanno ucciso otto civili ferendone altri 29. Le forze di sicurezza ritengono che il duplice attentato sia stato opera di attivisti vicini ad Al Qaeda. In un quartiere sud della capitale irachena, inoltre, nella tarda serata di ieri un poliziotto è stato ucciso da un franco tiratore.

Negoziati israelo-palestinesi
“La finestra della speranza, fra breve, si chiuderà. Entro la fine del 2010, se Israele non crederà nella soluzione dei due Stati, svanirà la possibilità di un futuro Stato palestinese, per questioni geografiche: i territori già sono frammentati in cantoni”. A sottolineare la necessità di un intervento rapido è re Abdallah di Giordania. Intervistato dal quotidiano italiano "La Repubblica", Abdallah sottolinea che intervenire “spetta all'America e all'Europa. Israele abbia il coraggio di sedersi al tavolo coi palestinesi, con una fortissima copertura del presidente Obama e il sostegno saldo della Ue. Decida se integrarsi nel mondo arabo-musulmano - prosegue - o continuare a essere una fortezza, con le calamità che ne derivano per lei e tutti noi. Per ora sta scavandosi una fossa, sempre più profonda”. Su Hamas, dice Abdallah, “noi appoggiamo la riconciliazione con Fatah promossa dall'Egitto. America ed Europa decidono da sè la loro politica. Riconoscano però l'urgenza, il prezzo terribile che tutti pagheremo. Capiscano anche che a Gaza sta consumandosi una catastrofe umanitaria, che l'assedio va sbloccato al più presto”.

Turchia
Con un segno di buona volontà nei confronti dell'apertura democratica del governo di Ankara nei confronti della minoranza curda, una trentina di militanti del fuorilegge Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) hanno fatto sapere di arrendersi alle autorità turche. Purtroppo, il rientro del primo convoglio di militanti provenienti dall'Iraq del Nord proprio per arrendersi è stato segnato stamane da un incidente d’auto in cui ha perso la vita una persona e altre tre sono rimaste ferite. I 34 militanti che si arrendono arriveranno in gruppi separati da un campo nella zona montagnosa di Kandil e dal campo di Makmur, alla frontiera con l'Iraq. Tra loro ci sono anche donne e bambini.

Grecia
Il nuovo governo socialista greco, guidato dal premier Georges Papandreou, ha ottenuto nella notte il voto di fiducia da parte del parlamento di Atene e potrà iniziare così la sua promessa battaglia contro la crisi economica e la corruzione. A favore dell'esecutivo hanno votato tutti i 160 parlamentari del Pasok, il Partito socialista che nelle elezioni del 4 ottobre ha nettamente sconfitto i conservatori di "Nuova democrazia" guidati da Costas Karamanlis. “Non sarà facile quanto ci attende ma sono ottimista, nei prossimi quattro anni faremo del nostro meglio per portare avanti il mandato datoci dal popolo e per questo chiedo la vostra fiducia”, ha detto Papandreou all'Assemblea prima del voto. Il votato di fiducia al governo Papandreou è giunto dopo tre giorni di dibattito sulle dichiarazioni programmatiche. Durante il dibattito, il leader uscente del partito "Nuova Democrazia" (Nd), l'ex premier Costas Karamanlis ha promesso una “opposizione costruttiva”.

In Italia, 12 avvisi di garanzia per la casa dello studente dell’Aquila
In Italia sono 12 gli avvisi di garanzia relativi alla casa dello studente dell’Aquila che stanno per essere recapitati ad altrettante persone che avrebbero avuto delle responsabilità per il crollo della struttura al momento del terremoto il 6 aprile scorso. Nel crollo sono morti 8 giovani. Lo ha reso noto oggi il procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini. Il procuratore ha detto che "entro oggi le iscrizioni verranno notificate alle persone e probabilmente saranno fissati gli interrogatori che hanno una funzione importante per iniziare la dialettica processuale". Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e disastro colposo anche se il procuratore capo ha sottolineato: "Ancora mi riservo di definire l'aspetto del dolo".

Distrutta da integralisti islamici una moschea sufi in Somalia
Gli integralisti islamici Shabaab, ritenuti il braccio armato di Al Qaeda in Somalia, hanno attaccato e distrutto una moschea sufi e la tomba del religioso, Sheikh Ali Ibaar, in onore del quale il tempio era stato eretto. L'attacco, preceduto da raffiche di colpi in aria per dar tempo di scappar via a quanti si trovavano in preghiera nella moschea, è avvenuto nella serata di ieri a Galhareeri, piccola località nel centro della Somalia. Non è la prima volta che gli Shabaab attaccano istituzioni sufi: una volta hanno ucciso anche molti studenti che studiavano in una loro scuola-moschea.

Ucciso capo Al Qaeda in Algeria
Era ricercato da 14 anni, Mourad Louzai, uno dei due uomini uccisi il 7 ottobre dall'esercito algerino e considerato uno dei più importanti emiri (capo terrorista) di Al Qaeda per il Maghreb Islamico. Louzai, alias Bouh Abou Qotada El Salafi, 43 anni, scrive l'agenzia Aps, era un responsabile dell'organizzazione criminale incaricato delle relazioni interne tra i comandi delle diverse zone del Paese. Entrato a far parte dei gruppi armati di matrice islamica già nel 1994, viene in seguito nominato emiro della 'katibat Al Ansar', cellula del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (Gspc) attiva nella regione di Algeri, e partecipa attivamente a numerosi attentati terroristici. L'emiro è stato ucciso il 7 ottobre nella regione di El Bayadh (sud-ovest algerino). Secondo fonti ufficiali, numerosi combattenti del braccio nordafricano di Al Qaeda sono stati uccisi nelle ultime settimane, gli ultimi tre durante una vasta offensiva militare ancora in corso sulle montagne della Cabilia.

Nuovo round di negoziati tra Usa e Russia a Ginevra
Un nuovo round di negoziati sulla riduzione di armi nucleari strategiche tra Stati Uniti e Russia è cominciato stamane a Ginevra. Lo ha riferito una fonte vicina alle trattative. I negoziati sono tesi a raggiungere un accordo sulla riduzione e la limitazione delle armi strategiche offensive per sostituire il Trattato Start (Strategic Arms Reduction Treaty) che scadrà il prossimo 5 dicembre. L'ultimo round, il sesto, si era svolto a fine settembre sempre a Ginevra. "Ci siamo accordati che faremo di tutto per terminare questo lavoro entro il 5 dicembre", aveva detto Lavrov al termine dell'incontro con la collega Usa, Hillary Clinton, lo scorso 13 ottobre a Mosca. I colloqui si svolgono a porte chiuse.

Presto negli Usa il numero due della delegazione nordcoreana sul nucleare
Gli Stati Uniti hanno dato luce verde alla visita in Usa di Ri Gun, alto funzionario di Pyongyang, già numero due della rappresentanza nordcoreana impegnata nei colloqui a sei nazioni sul nucleare. Il Dipartimento di Stato Usa ha, infatti, confermato il nulla osta alla concessione del visto per l'inviato nordcoreano, che ufficialmente si recherà a fine ottobre negli Stati Uniti per partecipare a una serie di conferenze sull'Asia. Secondo gli osservatori internazionali, tuttavia, la missione di Ri, attualmente responsabile degli affari nordamericani presso il Ministero degli Esteri nordcoreano, punterebbe in realtà a riavviare il dialogo con Washington nell'ambito delle trattative sul disarmo atomico di Pyongyang. Stando alle indiscrezioni, riportate dalla stampa di Seul, che aveva già segnalato la possibile trasferta di Ri negli Usa, il diplomatico nordcoreano avrà una serie di incontri informali con alcuni rappresentanti dell'amministrazione americana, mentre il regime comunista conterebbe in uno scambio di visite per accogliere in seguito a Pyongyang una delegazione statunitense. Ri in passato aveva già visitato gli Stati Uniti per far avanzare i negoziati sul nucleare a sei nazioni, cui partecipano le due Coree, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone, adesso in fase di stallo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 292

 
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