Sono proseguiti per tutta la notte i duri scontri tra esercito e talebani nel Sud
Waziristan, la regione pachistana al confine con l'Afghanistan, dove le forze di Islamabad
hanno lanciato tre giorni fa un’offensiva militare contro i ribelli e i miliziani
di Al Qaeda. I morti si contano a decine, riferiscono testimoni citati dalla Bbc online.
Le forze di sicurezza hanno bombardato con l'artiglieria le postazioni dei ribelli
a Wana, Servakai, Manzai, Jandola e Razmak, mentre i caccia attaccano dal cielo i
talebani a Makeen, Nawazkot, Spinkamar, Khaisora. E le operazioni nel Sud Waziristan
sono state al centro dei colloqui tra il primo ministro pachistano Gilani e il generale
americano David Petraeus, comandante del comando centrale Usa, e del generale Stanley
McChrystal, comandante in capo delle forze Usa e Isaf in Afghanistan. Intanto, molte
scuole in Pakistan resteranno chiuse per alcuni giorni a partire da oggi per paura
di attentati.La decisione è stata presa a seguito dell'inizio delle operazioni
militari in Sud Waziristan contro i talebani, che fanno temere una reazione violenta
degli insorti nelle grandi città come Islamabad, Karachi e Lahore.
Afghanistan La
commissione reclami afghana (Ecc) presenterà oggi pomeriggio alla commissione elettorale
(Iec) il risultato dell'esame sui voti delle elezioni presidenziali afghane, dopo
le denunce di brogli. Lo ha annunciato una portavoce della Ecc. Da parte sua, un influente
componente della campagna di Hamid Karzai ha criticato il metodo utilizzato dalla
commissione reclami (Ecc) sotto l'egida Onu, denunciando i tentativi per portare la
percentuale del presidente uscente al di sotto del 50%.
Almeno nove persone
uccise in attentati ieri a Baghdad Almeno nove persone sono rimaste uccise
e una trentina ferite per una serie di attentati, avvenuti ieri a Baghdad, secondo
quanto ha reso noto in serata la polizia. Nel quartiere sunnita di Adhamiya, due bombe
- una collocata sotto un'auto e una nascosta su una moto - hanno ucciso otto civili
ferendone altri 29. Le forze di sicurezza ritengono che il duplice attentato sia stato
opera di attivisti vicini ad Al Qaeda. In un quartiere sud della capitale irachena,
inoltre, nella tarda serata di ieri un poliziotto è stato ucciso da un franco tiratore.
Negoziati
israelo-palestinesi “La finestra della speranza, fra breve, si chiuderà. Entro
la fine del 2010, se Israele non crederà nella soluzione dei due Stati, svanirà la
possibilità di un futuro Stato palestinese, per questioni geografiche: i territori
già sono frammentati in cantoni”. A sottolineare la necessità di un intervento rapido
è re Abdallah di Giordania. Intervistato dal quotidiano italiano "La Repubblica",
Abdallah sottolinea che intervenire “spetta all'America e all'Europa. Israele abbia
il coraggio di sedersi al tavolo coi palestinesi, con una fortissima copertura del
presidente Obama e il sostegno saldo della Ue. Decida se integrarsi nel mondo arabo-musulmano
- prosegue - o continuare a essere una fortezza, con le calamità che ne derivano per
lei e tutti noi. Per ora sta scavandosi una fossa, sempre più profonda”. Su Hamas,
dice Abdallah, “noi appoggiamo la riconciliazione con Fatah promossa dall'Egitto.
America ed Europa decidono da sè la loro politica. Riconoscano però l'urgenza, il
prezzo terribile che tutti pagheremo. Capiscano anche che a Gaza sta consumandosi
una catastrofe umanitaria, che l'assedio va sbloccato al più presto”.
Turchia Con
un segno di buona volontà nei confronti dell'apertura democratica del governo di Ankara
nei confronti della minoranza curda, una trentina di militanti del fuorilegge Partito
dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) hanno fatto sapere di arrendersi alle autorità
turche. Purtroppo, il rientro del primo convoglio di militanti provenienti dall'Iraq
del Nord proprio per arrendersi è stato segnato stamane da un incidente d’auto in
cui ha perso la vita una persona e altre tre sono rimaste ferite. I 34 militanti che
si arrendono arriveranno in gruppi separati da un campo nella zona montagnosa di Kandil
e dal campo di Makmur, alla frontiera con l'Iraq. Tra loro ci sono anche donne e bambini.
Grecia Il
nuovo governo socialista greco, guidato dal premier Georges Papandreou, ha ottenuto
nella notte il voto di fiducia da parte del parlamento di Atene e potrà iniziare così
la sua promessa battaglia contro la crisi economica e la corruzione. A favore dell'esecutivo
hanno votato tutti i 160 parlamentari del Pasok, il Partito socialista che nelle elezioni
del 4 ottobre ha nettamente sconfitto i conservatori di "Nuova democrazia" guidati
da Costas Karamanlis. “Non sarà facile quanto ci attende ma sono ottimista, nei prossimi
quattro anni faremo del nostro meglio per portare avanti il mandato datoci dal popolo
e per questo chiedo la vostra fiducia”, ha detto Papandreou all'Assemblea prima del
voto. Il votato di fiducia al governo Papandreou è giunto dopo tre giorni di dibattito
sulle dichiarazioni programmatiche. Durante il dibattito, il leader uscente del partito
"Nuova Democrazia" (Nd), l'ex premier Costas Karamanlis ha promesso una “opposizione
costruttiva”.
In Italia, 12 avvisi di garanzia per la casa dello studente
dell’Aquila In Italia sono 12 gli avvisi di garanzia relativi alla casa dello
studente dell’Aquila che stanno per essere recapitati ad altrettante persone che avrebbero
avuto delle responsabilità per il crollo della struttura al momento del terremoto
il 6 aprile scorso. Nel crollo sono morti 8 giovani. Lo ha reso noto oggi il procuratore
della Repubblica, Alfredo Rossini. Il procuratore ha detto che "entro oggi le iscrizioni
verranno notificate alle persone e probabilmente saranno fissati gli interrogatori
che hanno una funzione importante per iniziare la dialettica processuale". Le ipotesi
di reato sono omicidio colposo e disastro colposo anche se il procuratore capo ha
sottolineato: "Ancora mi riservo di definire l'aspetto del dolo".
Distrutta
da integralisti islamici una moschea sufi in Somalia Gli integralisti islamici
Shabaab, ritenuti il braccio armato di Al Qaeda in Somalia, hanno attaccato e distrutto
una moschea sufi e la tomba del religioso, Sheikh Ali Ibaar, in onore del quale il
tempio era stato eretto. L'attacco, preceduto da raffiche di colpi in aria per dar
tempo di scappar via a quanti si trovavano in preghiera nella moschea, è avvenuto
nella serata di ieri a Galhareeri, piccola località nel centro della Somalia. Non
è la prima volta che gli Shabaab attaccano istituzioni sufi: una volta hanno ucciso
anche molti studenti che studiavano in una loro scuola-moschea.
Ucciso capo
Al Qaeda in Algeria Era ricercato da 14 anni, Mourad Louzai, uno dei due uomini
uccisi il 7 ottobre dall'esercito algerino e considerato uno dei più importanti emiri
(capo terrorista) di Al Qaeda per il Maghreb Islamico. Louzai, alias Bouh Abou Qotada
El Salafi, 43 anni, scrive l'agenzia Aps, era un responsabile dell'organizzazione
criminale incaricato delle relazioni interne tra i comandi delle diverse zone del
Paese. Entrato a far parte dei gruppi armati di matrice islamica già nel 1994, viene
in seguito nominato emiro della 'katibat Al Ansar', cellula del Gruppo salafita per
la predicazione e il combattimento (Gspc) attiva nella regione di Algeri, e partecipa
attivamente a numerosi attentati terroristici. L'emiro è stato ucciso il 7 ottobre
nella regione di El Bayadh (sud-ovest algerino). Secondo fonti ufficiali, numerosi
combattenti del braccio nordafricano di Al Qaeda sono stati uccisi nelle ultime settimane,
gli ultimi tre durante una vasta offensiva militare ancora in corso sulle montagne
della Cabilia.
Nuovo round di negoziati tra Usa e Russia a Ginevra Un
nuovo round di negoziati sulla riduzione di armi nucleari strategiche tra Stati Uniti
e Russia è cominciato stamane a Ginevra. Lo ha riferito una fonte vicina alle trattative.
I negoziati sono tesi a raggiungere un accordo sulla riduzione e la limitazione delle
armi strategiche offensive per sostituire il Trattato Start (Strategic Arms Reduction
Treaty) che scadrà il prossimo 5 dicembre. L'ultimo round, il sesto, si era svolto
a fine settembre sempre a Ginevra. "Ci siamo accordati che faremo di tutto per terminare
questo lavoro entro il 5 dicembre", aveva detto Lavrov al termine dell'incontro con
la collega Usa, Hillary Clinton, lo scorso 13 ottobre a Mosca. I colloqui si svolgono
a porte chiuse.
Presto negli Usa il numero due della delegazione nordcoreana
sul nucleare Gli Stati Uniti hanno dato luce verde alla visita in Usa di Ri
Gun, alto funzionario di Pyongyang, già numero due della rappresentanza nordcoreana
impegnata nei colloqui a sei nazioni sul nucleare. Il Dipartimento di Stato Usa ha,
infatti, confermato il nulla osta alla concessione del visto per l'inviato nordcoreano,
che ufficialmente si recherà a fine ottobre negli Stati Uniti per partecipare a una
serie di conferenze sull'Asia. Secondo gli osservatori internazionali, tuttavia, la
missione di Ri, attualmente responsabile degli affari nordamericani presso il Ministero
degli Esteri nordcoreano, punterebbe in realtà a riavviare il dialogo con Washington
nell'ambito delle trattative sul disarmo atomico di Pyongyang. Stando alle indiscrezioni,
riportate dalla stampa di Seul, che aveva già segnalato la possibile trasferta di
Ri negli Usa, il diplomatico nordcoreano avrà una serie di incontri informali con
alcuni rappresentanti dell'amministrazione americana, mentre il regime comunista conterebbe
in uno scambio di visite per accogliere in seguito a Pyongyang una delegazione statunitense.
Ri in passato aveva già visitato gli Stati Uniti per far avanzare i negoziati sul
nucleare a sei nazioni, cui partecipano le due Coree, Stati Uniti, Cina, Russia e
Giappone, adesso in fase di stallo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta
Speranza)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LIII no. 292 E'
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